La Nuova Sardegna

Sbarcano a Cagliari in 456 poi trasferiti in tutta l’isola

di Luca Fiori
Sbarcano a Cagliari in 456 poi trasferiti in tutta l’isola

Per 87 persone malate di scabbia dopo i controlli è scattato l’isolamento Sistemazione per 217 nel capoluogo, gli altri divisi tra Sassari, Nuoro e Oristano

01 luglio 2015
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CAGLIARI. Sono sbarcati poco dopo le 9 del mattino di ieri nel porto canale di Cagliari e in quel momento, calpestando per la prima volta il suolo sardo baciato da un sole caldo e accogliente, hanno tirato un sospiro di sollievo. Hanno rischiato la vita in mare con i loro bambini, ma quando ieri la nave Rio Segura della Guardia Civil spagnola ha attraccato in Sardegna e iniziato le operazioni di sbarco, i 456 migranti salvati i giorni scorsi sulle coste libiche mentre cercavano di raggiungere l’Europa a bordo di imbarcazioni di fortuna, hanno toccato con mano, dopo tanti giorni, un po’ di umanità.

La Regione, con la Asl 8 e la Protezione Civile regionale e il Corpo Forestale, assieme a Prefettura, Croce Rossa, 118, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Autorità Portuale e Guardia Costiera, ha allestito l’occorrente per garantire la sicurezza e l’assistenza, considerato che le condizioni complessive dei migranti non erano buone.

Dopo lo sbarco, uomini e donne sono stati sottoposti a visita medica e ai trattamenti sanitari necessari. Dai controlli è emerso che 87 persone erano malate di scabbia: per loro è scattato l’isolamento. Tre persone erano invece fratturate agli arti e sono state curate. Le donne erano 156, di cui 18 in stato di gravidanza. Per tutte loro ieri mattina sono state disposte visite da ginecologi e ostetriche. Sulla nave spagnola c’erano anche 42 minori di cui 12 bambini, alcuni anche di pochi anni, per i quali è stato attivato un reparto pediatrico. Anche per loro nulla è stato lasciato al caso.

Importante il coinvolgimento della Protezione Civile che ha allestito 9 grandi tende e presidiato costantemente l’andamento delle operazioni. Ieri mattina il presidio è stato visitato dall’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, che si è intrattenuto a lungo per verificare il corretto andamento delle operazioni. In tarda mattinata è arrivato anche il capo di gabinetto della presidenza della Regione, Filippo Spano. Provenienti per la gran parte da Sudan, Eritrea e Senegal, i migranti in salute, che hanno trascorso la notte all’addiaccio a bordo dell’imbarcazione spagnola, sono stati accompagnati nei bus che ieri a tarda sera li hanno condotti a destinazione, secondo la disponibilità degli alloggi: 217 sono rimasti in provincia di Cagliari, 138 hanno trovato accoglienza in provincia di Sassari, 59 in provincia di Nuoro e 42 in provincia di Oristano. È la seconda volta in un mese che Cagliari si trova a gestire una situazione di emergenza di questo tipo. Il 30 maggio scorso erano sbarcati 880 migranti al porto Canale a bordo della nave militare tedesca che li aveva soccorsi a largo delle coste libiche. Oltre la metà di loro hanno già lasciato l’isola. La loro meta non è infatti la Sardegna, ma nella maggior parte dei casi il nord Europa.

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