La Nuova Sardegna

Nuoro, carcere «poco dignitoso»: a Sassari il boss della mafia Leoluca Bagarella

Leoluca Bagarella in un'immagine del 1996
Leoluca Bagarella in un'immagine del 1996

Il cognato di Totò Riina protestava per il controllo 24 ore su 24 dei suoi movimenti nella cella di Badu 'e Carros. Il tribunale di sorveglianza di Sassari ha accolto la sua richiesta e disposto il trasferimento a Bancali

01 luglio 2015
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SASSARI. Il boss Leoluca Bagarella è stato trasferito qualche giorno fa in gran segreto dal carcere di Badu ’e Carros a quello sassarese di Bancali.

Il mafioso di Corleone, cognato del boss dei boss Totò Riina, aveva presentato -  attraverso i suoi difensori, le avvocatesse Antonella Cuccureddu e Fabiana Gubitoso -  un articolato esposto sostenendo che la sua detenzione era ai limiti della sopportazione umana per quanto riguarda i controlli 24 ore su 24 dei suoi movimenti nella cella con le telecamere e l’assenza di protezione per la "turca", il water sistemato al centro della cella proprio accanto al letto.

Il tribunale di sorveglianza di Sassari, con il parere favorevole della Procura di Nuoro, ha disposto il trasferimento, respingendo il ricorso presentato dal Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Nuoro che aveva imposto il trasferimento poiché non venivano rispettati i requisiti minimi per una carcerazione dignitosa.

 

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