La Nuova Sardegna

I migranti: ci piacerebbe restare nell’isola

I migranti: ci piacerebbe restare nell’isola

Venticinque ospiti del Cara di Elmas ricevuti in consiglio regionale dal presidente Ganau

27 giugno 2015
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CAGLIARI. Una stretta di mano, regali e un desiderio: «A noi la Sardegna piace, ci piacerebbe rimanere e lavorare qui». Venticinque degli oltre duecento migranti richiedenti asilo politico e attualmente ospitati nel Cara – centro accoglienza regionale – di Elmas, sono stati ricevuti ieri mattina nell’aula consiliare del Palazzo di via Roma dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau. L’incontro è parte integrante del percorso formativo e di integrazione avviato con le operatrici del Consorzio di cooperative sociali «Casa della Solidarietà». I migranti provengono da Algeria, Bangladesh, Pakistan, Costa d’Avorio, Mali, Togo, Gambia e Senegal. «Si trovano in un limbo da circa un anno – ha raccontato la direttrice del centro, Nunzia Pica – in attesa di sapere quale futuro potranno iniziare a vivere. Alcuni di loro hanno acquisito nelle terre di origine preziose professionalità: sono meccanici, falegnami, elettricisti e artigiani e sarebbe utile riuscire ad inserirli nei corsi di formazione regionali per offrire loro una nuova opportunità lavorativa». «Affrontiamo un momento difficile – ha sottolineato Gianfranco Ganau – ma il nostro impegno quotidiano deve portare a garantire pari opportunità per tutti, sardi e non. Il futuro che piaccia o meno all’Europa è rappresentato dalla contaminazione fra i popoli, l’integrazione e la solidarietà tra chi oggi ospita, come il popolo sardo con una storia di emigrazione dura e difficile alle spalle, e chi deve poter essere ospitato in qualsiasi paese europeo desideri». «A noi la Sardegna piace – ha dichiarato Amadou del Gambia –, i sardi sono gentili. Vorremo poter vivere e lavorare in Sardegna insieme a voi». A nome dei ragazzi del centro Amadou ha regalato al presidente una tela bianca personalizzata con i messaggi, i pensieri e gli autografi di tutti gli ospiti del Cara di Elmas, insieme alla foto che ritrae la mano di uno di loro stretta a quella di una delle operatrici.

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