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A un passo dalla storia

di Luca Fiori
A un passo dalla storia

La Dinamo in campo a Reggio Emilia, assalto allo scudetto del basket

26 giugno 2015
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SASSARI. «Eu vi credu, deo bi creo». La Dinamo è poliglotta: parla in sassarese, ribadisce il concetto in sardo e lo conferma in inglese - «I belive it» - in modo che la consapevolezza dei propri mezzi, dei propri muscoli, arrivi forte e chiaro anche fuori dai confini nazionali. La Dinamo ci crede e con lei, aggrappata a quei colori biancoblu ormai familiari in ogni angolo dell’isola, ci crede la Sardegna intera.

L’orgoglio. Un popolo che improvvisamente si riscopre fiero e unito - come poche volte - intorno a un pallone a spicchi. Quella sfera arancione che nell’ultimo mese e mezzo ha trascinato e conquistato tutti, strapazzando coronarie e regalando notti insonni a tifosi di tutte le età. L’isola sogna una serata magica, accarezza con la mente un traguardo storico per dimenticare - almeno per una notte - tutto quello che dal capo di sopra a quello di sotto non funziona come dovrebbe. I giganti biancoblu e il loro condottiero Meo Sacchetti sono l’orgoglio di ogni sardo, sono i fidanzati e i figli di ogni donna dell’isola. La Dinamo è nata e cresciuta a Sassari, ma ora che è diventata grande non può e non vuole essere solo sassarese: si sente sarda e vuole farlo sapere al mondo intero.

Pronti a saltare. «Deo bi creo» ha scritto la società sulla pagina facebook strappando 2000 “like” e 800 condivisioni da ogni angolo dell’isola. Da Oliena a San Gavino Monreale, da Arzachena a Oristano, non c’è comune della Sardegna che stasera alle 21.15 non tratterrà il fiato. Ogni sardo, dal più piccolo al più anziano, al momento della palla a due salterà insieme a Shane Lawal per strappare ai giganti di Reggio Emilia il primo possesso della partita.

Maxi schermi. A Sassari ci saranno 5 maxi schermi (il più grande in piazza d’Italia) e ogni bar, ogni ristorante avrà la tv accesa e sintonizzata su Rai Tre. A Oristano l’Azzurra basket ha dato appuntamento a tutti gli appassionati al palazzetto Sa Rodia. A Nuoro la Pallacanestro Nuoro ha organizzato un “porte aperte” nella palestra del Coni dove verrà trasmessa la partita. Anche l'Ichnos Basket, sempre nel capoluogo barbaricino, non rinuncia all'evento e lo fa in grande, allestendo un mega schermo nella palestra dei Salesiani e chiamando a raccolta il popolo dei tesserati dell'Ichnos Basket e i fan più sfegatati. Mentre tanti locali cittadini, come il bar Nuovo, il caffè Tettamanzi, il caffè del Corso e il bar Aguaplano si sono organizzati con tv e mega schermi all’aperto, così come i bar dei Giardini e nello spazio di via Manzoni. Anche le ragazze della pallamano Hac Star Solar Nuoro invitato i propri tifosi a seguire l'evento insieme a loro al bar Smile di via Piemonte. Un maxischermo è stato allestito anche a Olbia all’esterno del Paladatome, nell'ambito del torneo di basket “Siportal Summer league” che sta coinvolgendo decine di cestisti olbiesi. Ma la febbre sarà altissima anche ad Alghero: Banco di Sardegna, Fondazione Meta e amministrazione comunale hanno allestito un maxi schermo in piazza Pino Piras, in pieno centro storico.

Fan club. Al Bar Furru di Oliena si sono dati appuntamento invece i ragazzi del Dinamo Club Oliena che non hanno saltato neanche una partita dei playoff al Pala Serradimigni. «La Dinamo è anche nostra - racconta con orgoglio Francesco Fele - ed è di tutti quelli che credono che una sola squadra riesca ad unire un popolo intero».

Il banchetto. Due giorni fa, dopo la vittoria di Gara 6 la comitiva di olianesi ha allestito un banchetto a base di pancetta, coppa, salsiccia, formaggio pane Guttiau e l'immancabile Nepente. «Mamme e fidanzate ci dicono che siamo pazzi - ammette Francesco - ma in realtà sono contente, perché vedono che a differenza del calcio il basket è uno sport sano e venire al palazzetto di Sassari è sempre un momento di festa». Stasera quella festa potrebbe diventare un tripudio, una Die de sa Sardigna sportiva. La Sardegna ci crede, nessuno la svegli dal sogno.

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