Migranti, Fi attacca Pigliaru
Cappellacci: la Sardegna non diventi il muro d’Europa nell’emergenza
22 giugno 2015
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CAGLIARI. La polemica politica sull’arrivo dei migranti in Sardegna non si placa. La maggioranza lavora per trovare centri in grado di ospitare le ondate migratorie, come richiesto dal governo centrale. L’opposizione punta il dito contro la politica portata avanti dalla giunta Pigliaru.
Ad attaccare è il leader del centrodestra in Regione Ugo Cappellacci, secondo cui la Sardegna rischia di diventare il muro virtuale con cui l’Europa si vuole difendere dall’invasione dei migranti. E per questo chiede a Pigliaru di protestare all’incontro con il premier in questa settimana. «In vista della riunione convocata per giovedì da Renzi, rinnoviamo l’appello a Pigliaru perché dica no all’uso della Sardegna come muro d’Europa sul Mediterraneo – dice Cappellacci –. Considerato che i migranti non hanno come meta la nostra isola, portarli qui in massa non corrisponde a nessuna esigenza di solidarietà o accoglienza, ma solo ad un’improvvisata e disordinata funzione di contenimento, al solo scopo di far dormire sonni tranquilli ai farisei europei. Se si considera ripugnante l’idea che l’Ungheria possa edificare nuovi muri, allora si deve rifiutare di diventare noi stessi in maniera tacita e subdola un muro nel Mediterraneo. Né si può pensare che le prevedibili tensioni e il malcontento di chi avrebbe come unico scopo quello di attraversare il mare una seconda volta siano scaricate sui sindaci, sulle forze dell’ordine e sulle popolazioni».
Poi l’affondo finale. «L’unica via – conclude l’ex governatore – è quella di un intervento umanitario con centri profughi in Africa, perché non si può scaricare sui comuni un problema europeo e internazionale. Ci troviamo davanti a un fenomeno epocale che deve essere affrontato con decisioni straordinarie e non portando avanti una politica che non fa altro che alimentare la disperazione e gli affari dei mercanti di uomini».
