La Nuova Sardegna

il governatore pigliaru

«Così supereremo le criticità grazie alle nuove tecnologie»

«Così supereremo le criticità grazie alle nuove tecnologie»

GONNESA. Giunta regionale soddisfatta per i primi passi del progetto Aria. Tra i più entusiasti, proprio il governatore. «Mi pare un modo per riqualificare una nostra risorsa storica alla luce di...

21 giugno 2015
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GONNESA. Giunta regionale soddisfatta per i primi passi del progetto Aria. Tra i più entusiasti, proprio il governatore. «Mi pare un modo per riqualificare una nostra risorsa storica alla luce di prospettive modernissime», osserva l'assessore all'Industria, Maria Grazia Piras. Che richiama un quadro generale nel quale, dice, «continuiamo a puntare sulla ricerca scientifica per il rilancio di settori vitali». «Tutti interventi per di più a impatto zero sul territorio circostante», aggiunge la collega dell'Ambiente, Donatella Spano. «Aria è un progetto su cui lavoriamo da mesi d'intesa con l'Istituto di fisica nucleare, convinti che studi e collaborazione con le eccellenze internazionali, come la Princeton University, siano una delle opportunità per rinnovare il ruolo dell'isola e delle sue attività economiche – commenta il presidente Francesco Pigliaru – L'iniziativa è un ottimo esempio di come settori critici possono trovare altri indirizzi e potenzialità grazie alle competenze maturate, alle tecnologie sviluppate e a nuovi apporti».

Il programma si cala in un contesto in difficoltà. Quella gestita da Carbosulcis è l’ultima miniera europea e non può sforare i tetti d’inquinamento fissati dalla Ue. Resta comunque un’industria sotterranea dai numeri impressionanti. Gallerie lunghe un totale di 30 km: 4o livelli di profondità, sino a 500 metri. A quota -373 una mastodontica macchina per tagliare il carbone. Quasi 500 tra operai e tecnici che guardano al futuro con preoccupazione. Ma un domani le cose potrebbero cambiare. A dirlo sono in tanti, di recente si è pensato anche a un’altra idea per fondere storia e hi-tech attraverso lo stoccaggio di ceneri Enel in fondo ai pozzi. Oggi, poi, si delineano nuove prospettive ancora, come sottolinea Speranza Falciano, membro della giunta esecutiva dell'Infn, che nel progetto Aria segue i “trasferimenti tecnologici”. Per lei i settori che trarrebbero più benefici dagli sviluppi di questa ricerca sono la medicina diagnostica - con riferimento allo screening avanzato di diverse malattie - l'energia pulita, l’eco-sostenibilità e lo studio dei mutamenti del clima. Insomma, nel Sulcis tutto potrebbe cominciare a cambiareancora una volta dal sottosuolo. (pgp)

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