La Nuova Sardegna

Tar: «Legittimi gli slacci di Abbanoa»

di Luca Fiori ; di Luca Fiori

Il Tribunale amministrativo annulla l’ordinanza del comune di Orgosolo che vietava di interrompere l’erogazione ai morosi

18 giugno 2015
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CAGLIARI. I furbetti recidivi e gli specialisti nel non pagare la bolletta dell’acqua d’ora in poi resteranno a bocca asciutta. Il Tar della Sardegna ha stabilito infatti che gli slacci delle utenze “plurimorose” sono legittimi.

Il Tribunale amministrativo si è espresso su un ricorso presentato da Abbanoa contro un’ordinanza del sindaco di Orgosolo. Il provvedimento dell’amministrazione comunale, emanato lo scorso dicembre, vietava al Gestore unico di interrompere l’erogazione nonostante ci fossero casi di morosità aggravata. L’ordinanza è stata annullata dai giudici del Tar regionale perché «è espressione di uno sviamento nell’esercizio dei pubblici poteri - si legge nella sentenza - in quanto il Comune, estraneo al rapporto contrattuale gestore/utente, impedisce all’ente gestore di azionare i rimedi di legge tesi a interrompere la somministrazione di acqua nei confronti di utenti non in regola col pagamento dei corrispettivi».

«Il potere amministrativo utilizzato con l’emanazione dell’ordinanza - sostengono i giudici amministrativi - è oggettivamente privo dei presupposti di contingibilità e di urgenza e risulta essere del tutto improprio e inadeguato». Abbanoa, rappresentata dall’avvocato Maria Giovanna Murgia, ha sostenuto davanti ai giudici che lo slaccio di un’utenza “plurimorosa”, per la quale sono rimaste inevase negli anni diverse bollette e caduti nel vuoto i solleciti di pagamento, non può essere minimamente assimilabile a una situazione improvvisa che può essere affrontata con un’ordinanza d’urgenza. «In sostanza - ribadiscono i giudici del Tar - all’Autorità comunale non può essere riconosciuto un ruolo nello svolgersi del rapporto d’utenza tra il destinatario della fornitura idrica ed il soggetto gestore e in ordine al suo sviluppo contrattuale». La sospensione dell’erogazione dell’acqua - viene spiegato in una nota di Abbanoa - non è l’effetto immediato al mancato pagamento di una bolletta, ma la conseguenza del protrarsi nel tempo di un atteggiamento elusivo delle regole e del servizio che, al contrario, vengono rispettati da 8 sardi su 10. Abbanoa fa una netta distinzione tra chi è realmente in difficoltà e chi è semplicemente specialista del non pagare. Ai primi sono infatti garantite diverse soluzioni: dalle tariffe agevolate per le famiglie a basso reddito ai lunghi piani di rateizzazione, passando per il servizio di conciliazione e di recupero crediti. Ai secondi viene richiesto di mettersi in regola nel rispetto della stragrande maggioranza dei clienti che paga regolarmente il servizio.

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