La Nuova Sardegna

Fiction

Raoul Bova: "La Sardegna è terra ricca di energia"

Walter Porcedda
Raoul Bova: "La Sardegna è terra ricca di energia"

L’attore sta lavorando in questi giorni a Montevecchio, Domusnovas e Dolianova per la nuova serie televisiva “Task Force-45”

18 giugno 2015
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DOLIANOVA. Sardegna, provincia dell’Afghanistan. Gli scenari di quelle terre tormentate dal lungo conflitto sono rinati per incanto dalle nostre parti per accogliere un tratto importante, dopo le lavorazioni in Marocco, Malta e Roma, di “Task Force -45 Fuoco amico” nuova fiction Mediaset approdata in Sardegna, tra Montevecchio, il campo volo di Dolianova, dove sotto la pioggia il cast incontra la stampa, e le grotte di San Giovanni a Domusnovas.

E qui è scattato l’innamoramento vero e proprio con i luoghi meno conosciuti della nostra terra. O forse qualcosa di più.

«Dovevamo girare solo mezza giornata – racconta Raul Bova, protagonista e produttore della serie diretta da Beniamino Catena – ed invece, nonostante il freddo, ci siamo rimasti quattro giorni. Dentro quella grotta si è creato qualcosa di magico che ha dato grande forza a tutti. Attori e troupe. Stare in quello spazio infatti è stato come ritornare in qualche modo al ventre della propria madre. Qualcosa di ancestrale e antico. Un luogo di una solenne maestosità dove si mescolavano i sentimenti di paura e di angoscia con la ricerca dell’affetto».

Bova è in questa fiction il carismatico maggiore Enea De Santis, a capo di un gruppo scelto dell’esercito italiano che ha il compito di vigilare sulla sicurezza dei cittadini di Herat. Quasi un ritorno virtuale, per Bova: otto anni fa infatti indossò gli abiti del maresciallo dei carabinieri Stefano Carboni nel film “Nassirya, per non dimenticare” dedicato alla missione di pace italiana in Iraq. Altra storia quindi ambientata in luogo di conflitto dove l’Italia si è trovata spesso al centro di missioni delicate e difficili. Un tema che in questa nuova serie televisiva entra come uno dei temi presenti.

«In questa nuova fiction televisiva – spiega Raul Bova –si è puntato molto a costruire una serie d'azione, dove ci sono certo, spunti importanti che ci riguardano come Paese: per fare questo naturalmente ci siamo affidato a consulenti competenti che ci hanno dato un valido supporto. Ma abbiamo lavorato anche e soprattutto sui sentimenti. Diciamo che questa è anche la parte preponderante della fiction. Qui c’è il racconto di qualcuno che si trova a fuggire ed è oggetto di un attacco nemico. E non si capisce se non sia per caso un fuoco amico. Questo fatto di trovarsi nel mezzo crea una fortissima ansia. C'è chi vorrebbe tornare a casa, chi si trova a morire davanti ai propri amici e anche chi pensa a come riuscire a salvarsi.... L’importante è capire dove si trova questo fuoco amico. Cioè il male che sta dentro di noi. É un fuoco amico anche contro Enea che si innamora di Samira (interpretata dalla bella Megan Montaner ndr). Nasce quindi una storia d'amore tra persone provenienti da realtà diverse. Un amore tra una donna che combatte la guerra e un uomo che invece la fa».

Temi forti come il conflitto, la passione e il nemico nascosto che staranno al centro della serie tv Mediaset “Task Force -45 Fuoco amico” con un cast di livello, dove tra i protagonisti figura pure Ugo Pagliai, Romina Mondello e Andrea Sartoretti. E che qui in Sardegna ha forse trovato i luoghi giusti.

«Abbiamo scelto questa terra – spiega per tutti il regista Beniamino Catena – perché ci sono dei luoghi davvero strepitosi e utili a simulare quelle parti lontane dell’Afghanistan. Ecco così le Grotte di San Giovanni che sono quasi un teatro di posa naturale. Altra location di forte respiro cinematografico è la Miniera di Montevecchio, dove abbiamo trovato persino un altopiano con tanto di canyon. E poi questo campo volo di Dolianova dove ci troviamo a girare proprio in questi giorni. La mattina questa location sarà l'Italia per trasformarsi durante la notte nell'Afghanistan. E' stato tutto molto positivo e renderà molto spettacolare la serie. Ci siamo trovati molto bene e anche divertiti tanto. Certo non abbiamo goduto di un tempo migliore, perlomeno diverso da quello che pensavamo di trovare: vuol dire che abbiamo risparmiato sul ventilatore».

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