La Nuova Sardegna

Una legge per i diritti delle coppie di fatto

Una legge per garantire pari diritti, con un registro regionale, alle unioni di fatto e anche l’impegno a superare le discriminazioni sull'orientamento sessuale e identità di genere. La proposta...

17 giugno 2015
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Una legge per garantire pari diritti, con un registro regionale, alle unioni di fatto e anche l’impegno a superare le discriminazioni sull'orientamento sessuale e identità di genere. La proposta di legge è stata presentata da Sel in Consiglio regionale, per disciplinare il rapporto delle coppie di fatto e sostenere la cultura della piena tolleranza di qualunque diversità. «Insieme con la legge sulla non violenza già presentata– ha detto Luca Pizzuto – vogliamo mettere in campo strumenti per difendere la diversità e per non consentire ad alcune forze politiche di ripetere che le unioni di fatto potrebbero distruggere la società». Il capogruppo Daniele Cocco ha lanciato un appello a tutte le forze della maggioranza perché sia discussa subito in Aula. Il deputato di Sel Michele Piras ha parlato di una nuova salvaguardia istituzionale del «diritto d'amare e del diritto al matrimonio per tutti e all'adozione dei figli per tutti». Per Francesco Agus «la società italiana e sarda è più avanti di quanto la voglia far sembrare la politica. La legge prende spunto dalle buone pratiche sui centri d'ascolto, l'accesso alle strutture di ricovero con reparti per i transgender e transessuali e l'accesso ai servizi alla persona». Il vicepresidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai, ha ricordato che «la demagogia, il populismo e il razzismo purtroppo imperano nella nostra nazione», mentre il senatore Luciano Uras ha sottolineato che «si tratta di combattere tutte le discriminazioni e di tutelare il diritto a vivere la propria esistenza».

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