La Nuova Sardegna

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Storia della malaria in Sardegna Un convegno a Sassari e a Olbia

SASSARI. Oggi a Sassari e domani a Olbia si terrà un convegno internazionale intitolato “Malaria e Sardegna: risultati e prospettive”, organizzato dal dipartimento di Scienze biomediche e dal Centro...

05 giugno 2015
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SASSARI. Oggi a Sassari e domani a Olbia si terrà un convegno internazionale intitolato “Malaria e Sardegna: risultati e prospettive”, organizzato dal dipartimento di Scienze biomediche e dal Centro studi antropologici, paleopatologici e storici dei popoli della Sardegna e del Mediterraneo.

Documentata da fonti storiche e letterarie in epoca romana e nel Medioevo, la presenza della malaria nell'isola solleva una serie di questioni interessanti al centro del progetto di ricerca i cui risultati saranno discussi nelle due giornate di convegno, a cominciare dall'identificazione della presenza di tracce biologiche (proteine e Dna antico) del Plasmodium falciparum nei resti scheletrici provenienti da contesti funerari – dal sesto millennio a.C. al basso medioevo – che si trovano nelle zone costiere e interne della Sardegna.

I lavori cominciano questo pomeriggio alle 16 nell’aula magna del dipartimento di Storia. Dopo i saluti del rettore Massimo Carpinelli, la discussione sarà aperta da Andrea Montella e da Eugenia Tognotti, docenti nel dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari. Tra le relazioni quella di Peter J. Brown, dell’Università di Atlanta, intitolata “Una ricostruzione della storia della malaria in Sardegna: un approccio bioculturale”. Teddi J. Setzer, dell’Università di Detroit, traccerà invece una ricostruzione storica della diffusione della malaria nel mondo. “Un’evidenza indiretta della presenza di malaria: gli indicatori di talassemia nei resti scheletrici”, sarà il tema della relazione di Gino Fornaciari, dell’Università di Pisa. Mentre Luca Ermini, dell’Università di Copenhagen, tratterà di “Malaria, leishmaniosi e altri patogeni antichi: la paleogenomica nel XXI secolo”. Domani il convegno proseguirà a Olbia, nella sede del Museo archeologico.

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