La Nuova Sardegna

La Cassazione sugli hotel: «No al dissequestro»

di Giampiero Cocco
La Cassazione sugli hotel: «No al dissequestro»

I giudici hanno dato ragione al procuratore di Tempio Domenico Fiordalisi A febbraio il magistrato aveva messo i sigilli a 38 immobili negli alberghi a 5 stelle

28 maggio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO CERVO. La Corte di Cassazione ha annullato la decisione del tribunale del Riesame di Tempio che, nel febbraio scorso, aveva portato al dissequestro dei 38 immobili realizzati abusivamente negli hotel della Costa Smeralda. La suprema magistratura ha invece ritenuto inammissibile il ricorso presentato da Domenico Fiordalisi in riferimento alla decisione presidenziale di posticipare di una settimana il ricorso al tribunale del Riesame presentato, nel marzo scorso, dagli avvocati Agostinangelo Marras e Giovanni Ariccò, che difendono Stefano Morri, un civilista milanese indagato per la vicenda dell’evasione fiscale in Costa Smeralda.

La Cassazione ha rigettato anche la richiesta di nullità avverso la decisione di dissequestrare gli immobili della “Tiara del Cervo”, il complesso immobiliare nato sulle colline di Liscai di Vacca, con vista panoramica e mozzafiato sull’intera Porto Cervo e la marina. In questo caso gli avvocati erano Gerolamo e Filippo Orecchioni e Agostinangelo Marras, che hanno sostenuto le argomentazioni difensive per conto dei proprietari, tra i quali l’imprenditore di Arzachena Antonello Orecchioni e Domenico Gabbana, uno degli stilisti della maison Dolce&Gabbana.

Nessun commento, sulle decisioni appena sentenziate dalla Corte suprema,da parte della procura della Repubblica.

Il ricorso contro il dissequestro dei 38 immobili realizzati, tra vecchi e nuovi abusi edilizi, nei resorts a cinque stelle degli Hotel Romazzino, Cervo e Pitrizza venne firmato alla fine di marzo dal capo della procura della Repubblica Domenico Fiordalisi e dal suo sostituto procuratore Angelo Beccu, che individuarono nelle carenze di motivazione i punti deboli di un provvedimento di dissequestro del tribunale gallurese che non ha superato il vaglio, in diritto, della Corte di Cassazione.

Gli immobili realizzati dalla Sardegna Resorts vennero dissequestrati poco prima dell’avvio delle assunzioni per la stagione estiva e le strutture, ora, operano a pieno regime, anche se le presenze di turisti sono ancora limitate.

A presentare ricorso contro il sequestro e ribadire le stesse tesi in Cassazione sono stati gli avvocati Filippo Dinacci e Antonella Cuccureddu, che sono da sempre i legali della Sardegna Resorts, la società-cassaforte che racchiude le proprietà immobiliari e le strutture alberghiere della Costa Smeralda.Un terzo ricorso, presentato dalla procura della Repubblica contro il primo dissequestro di immobili deciso, nell’ottobre scorso, dal tribunale del Riesame di Tempio, è stato invece fissato, dalla Corte di Cassazione, per il prossimo mese di giugno.

I sequestri messi in atto nel clamoroso blitz diretto personalmente dal capo della procura Domenico Fiordalisi nel febbraio scorso interessarono invece le cinque suite realizzate all’Hotel Romazzino, le ristrutturazioni e gli ampiamenti all’interno dell’Hotel Cervo e le nuove strutture di intrattenimento, servizio e accoglienza del Pitrizza.

In particolare all’hotel Romazzino furono sequestrate 6 ville di 300 metri quadri, 7 piscine, parte della struttura principale e un’ampia area demaniale di circa 600 metri quadri situata nelle vicinanze del vecchio ma sempre affascinate complesso alberghiero. All’hotel Pitrizza il provvedimento interessò 15 ville e la hall d’accoglienza mentre all’hotel Cervo vennero poste sotto sequestro stanze di albergo trasformate in suite e numerose strutture sportive e ricreative.

Il decreto di sequestro era stato firmato dal Gip del tribunale di Tempio Marco Contu siu istanza del procuratore Domenico Fiordalisi, ed aveva interessato opere eseguite, secondo l'accusa, in violazione alle leggi urbanistiche. Gli immobili posti sotto sigillo giudiziario hanno un valore stimato che supera gli ottanta milioni di euro, che vanno aggiunti alla valutazione finale dell’intera Costa Smeralda.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative