La Nuova Sardegna

Dalla Regione 560 milioni per finanziare 259 progetti

Dalla Regione 560 milioni per finanziare 259 progetti

La Giunta ha approvato gli interventi che partiranno con il mutuo da 700 milioni Ok ai cantieri per strade, porti, sistema idrico e per la riqualificazione edilizia

08 maggio 2015
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CAGLIARI. Il Piano delle infrastrutture è pronto. I progetti saranno 259, con un fabbisogno finanziario stimato intorno ai 560 milioni. È l’80 per cento del maxi mutuo, i milioni sono 700, che la Regione accenderà a giugno per poi spenderlo in sei anni.

Il via libera. Ieri la giunta ha approvato le tabelle presentate dall’assessore ai lavori pubblici Paolo Maninchedda, i partiti del centrosinistra sono pressoché d’accordo: vorrebbero solo piccole correzioni e le hanno annunciate nel vertice preparatorio prima che il piano passi in Consiglio regionale. Manca solo il parere della commissione Attività produttive, subito dopo cominceranno a essere aperti i cantieri. Con la speranza che alla fine del 2020, secondo il cronoprogramma, la Sardegna sia riuscita a colmare lo storico handicap delle infrastrutture.

Le strade. La viabilità prima di tutto, con un investimento di 156 milioni, con 30 messi subito a girare. In testa alla classifica, i progetti sono 30, il primo lotto dell’Alghero-Olmedo (106 milioni) e l’eliminazione degli incroci sulla Cagliari-Decimomannu (30). Poi la statale 554 intorno all’area metropolitana di Cagliari: 20 milioni fra mutuo e fondi europei. Nella fascia 6-7 milioni, la riqualificazione della Tempio-Olbia, l’adeguamento della Tortolì-Villagrande, il completamento della circonvallazione di Oristano.

Trasporto e porti. La nuova centrale dell’Arst sarà realizzata a Macomer: 2,5 milioni per costruirla. Fra i 14 progetti che riguardano i porti, al primo posto Torregrande (5 milioni). Gli altri sono Bosa, Teulada, Carloforte, Dorgali, l’Asinara, Palau, Orosei, Buggeru, Portoscuso e Tertenia. In tutto, 24,5 milioni.

Sistema idrico. Quasi 26 milioni per le dighe e gli sbarramenti, con poco meno della metà del totale, destinato all completamento dell’invaso dell’Alto Cedrino in carico al Consorzio a della Sardegna Centrale. Oltre 83 milioni, 35 i progetti, saranno assegnati invece ad Abbanoa per riqualificare le reti, adeguare gli impianti di depurazione-potabilizzazione e le stazioni di pompaggio. Infine l’Enas avrà anche 15 milioni per le manutenzioni straordinarie.

Rischio idrogeologico. L’intervento complessivo sarà di 110 milioni. Venti i progetti e quello con il costo più elevato (32 milioni) sarà affidato al comune di Olbia. Ai primi posti anche Bitti, Posada e Galtellì. Altri 76 milioni sono in carico al piano stralcio per l’assetto idrogeologico e la «mitigazione del rischio». Con in particolare 12 milioni per demolire e ricostruire il ponte di Oloè devastato dall’alluvione del 2013 e sul cui crollo indaga la procura della Repubblica di Nuoro.

Altri cantieri. Quasi 10 milioni saranno investiti per realizzare a Nuoro la scuola del Corpo forestale. Sfiora i 15 milioni la costruzione e il recupero degli alloggi popolari. Più 11 milioni per la riqualificazione dell’edilizia pubblica a Cagliari (soprattutto Sant’Elia) e Sassari. Per il polo nautico del Nord-Ovest, 2,25 milioni. Tre milioni e 600mila per la costruzione e l’ampliamento dei cimiteri, 50 i progetti. Undici i milioni per le piste ciclabili e i percorsi ambientali. Infine una curiosità: dei 2 milioni destinati a riqualificare il patrimonio immobiliare della Regione, gran parte saranno investiti per a messa in sicurezza del primo piano del palazzo di viale Trento a Cagliari, che è quello della presidenza della Giunta. (ua)

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