La Nuova Sardegna

sassari/Facolta’ di Agraria

Dopo le quote latte, il futuro degli allevamenti sardi

Dopo le quote latte, il futuro degli allevamenti sardi

SASSARI. «Dopo le quote latte: opportunità e minacce per gli allevamenti della Sardegna»; questo il titolo della tavola rotonda organizzato per oggi (ore 9) nell’aula magna della facoltà di Agraria...

07 maggio 2015
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SASSARI. «Dopo le quote latte: opportunità e minacce per gli allevamenti della Sardegna»; questo il titolo della tavola rotonda organizzato per oggi (ore 9) nell’aula magna della facoltà di Agraria dell’università di Sassari dall’Asa (associazione studenti di Agraria) che quest’anno festeggiano il ventesimo anniversario della fondazione. Dopo i saluti del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, del Rettore dell’università di Sassari e di Giuseppe Pulina del Dipartimento di Agraria si passerà alla celebrazione dell’ASAversario con i discorsi di Federico Azuni, della IAAS ASA Sassari e di Gabriele Bacchiddu.

Il convegno, moderato dal giornalista Pasquale Porcu, entrerà nel vivo con la relazione di Pietro Pulina, professore ordinario di economia ed estimo rurale Dipnet dal titolo"Senza freni, senza ombrello: le imprese agro-industriali europee nell'arena globale del latte alimentare". Seguirà la relazione di Gianni Ibba , direttore generale Argea sulle "implicazioni amministrative connesse all'entrata in vigore della nuova Ocm e sui prevedibili effetti sulla produzione regionale". La parola passerà poi a due rappresentanti della Cooperativa Assegnatari Associati Arborea (3A) che tratteranno in particolare i temi della produzione e della commercializzazione del latte vaccino e dei prodotti derivati. Ci sarà anche un produttore di latte ovino: si tratta di Gavino Pulinas della Società Agricola Truvunittu di Osilo.

Al termine delle relazioni sarà possibile rivolgere delle domande agli oratori da parte dei partecipanti al convegno. Domande che, in quell’abituale appuntamento dell’Asa, sono in genere precise e molto interessanti. Al termine del question time le conclusioni da parte di Giuseppe Pulina.

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