La barca “Lampedusa” per ricordare i migranti
VENEZIA. Migranti, centinaia di morti. Una notizia ormai quotidiana. L'artista brasiliano Vik Muniz, che lavora tra New York e Rio de Janeiro, ed espone nei più importanti musei di arte moderna è...
VENEZIA. Migranti, centinaia di morti. Una notizia ormai quotidiana. L'artista brasiliano Vik Muniz, che lavora tra New York e Rio de Janeiro, ed espone nei più importanti musei di arte moderna è anche ambasciatore di buona volontà dell'Unesco e molto impegnato in ambito sociale. Alla Biennale d'arte di Venezia porta una nuova opera, un'installazione galleggiante che sottolinea l'impegno a favore dei rifugiati. S'intitola “Lampedusa” ed è la rappresentazione di una barca di carta costruita in scala con la grandezza di un comune vaporetto veneziano.
Muniz ha impiegato, come sua abitudine, materiali inusuali e la manipolazione delle dimensioni per convertire la prevedibilità in stupore. Quest'opera è stata concepita poco dopo la fine dell'Operazione Mare Nostrum come un memento. La struttura è coperta da materiale che riproduce la prima pagina del giornale La Nuova Venezia datata 4 ottobre 2013, il giorno seguente la tragedia di Lampedusa.