La Nuova Sardegna

Appalti sporchi, processione in Procura

di Enrico Carta
Appalti sporchi, processione in Procura

Diversi professionisti sono pronti a rivelare i segreti del sistema creato da sindaci e tecnici comunali

06 maggio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. In genere è un luogo dal quale si preferisce tenersi alla larga. Non stavolta, visto che l’indirizzo della procura di Oristano sembra essere uno di quelli più graditi a diverse persone. All’improvviso a tanti è venuta la voglia di parlare di quegli appalti che finivano sempre nello stesso modo. E così al sostituto procuratore Armando Mammone che indaga sulla «Squadra» sono giunte in questi giorni numerose proposte di “collaborazione” fatta da quel mondo di professionisti che per tanto tempo era rimasto tagliato fuori, senza un motivo apparente, dagli incarichi che invece correvano sempre nella stessa direzione.

Il velo si squarcia. Quello che la procura considerava come «il fronte dell’omertà» che avrebbe consentito che il meccanismo di scambio di incarichi e favori andasse avanti per anni, appare sempre meno compatto. Così, mentre domani ci saranno nuovi interrogatori, persone che non sono coinvolte nell’inchiesta hanno offerto la propria disponibilità a raccontare quel che sanno. Lo fanno sia per prendere le distanze sia perché qualcuno ha ancora il dente avvelenato nei confronti di quelle persone che sono finite in carcere, ai domiciliari o sono state colpite dagli obblighi di dimora.

Fuori dal carcere. Dal carcere di Uta alla propria casa. Ieri l’ex sindaco di San Giovanni Suergiu, Federico Palmas, ha ripercorso al contrario la strada che l’aveva portato sino alla cella in cui ha trascorso una settimana. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Oristano, Annie Cecile Pinello, in seguito alle spontanee dichiarazioni e alle memorie difensive, ha infatti accolto la richiesta di attenuazione della misura cautelare sollecitata dall’avvocato Ivano Iai. Per il primo cittadino, che si era immediatamente dimesso dopo il terremoto giudiziario legato all’inchiesta sulla «Squadra» nel quale è coinvolto, è stata revocata la custodia cautelare in carcere.

Respinte le altre richieste. L’attenuazione della misura per Federico Palmas è l’unico provvedimento favorevole agli indagati. Per il resto, il giudice ha rigettato tutte le richieste e così restano in carcere il vice sindaco di Villasalto, Francesco Cotza (difeso dall’avvocato Massimo Delogu), il responsabile dell’Ufficio Tecnico di San Giovanni Suergiu, Beniamino Pilia (difeso dagli avvocati Roberto Montorzi e Marco Aste) e il dirigente dello stesso ufficio al Comune di Gadoni, Simona Vacca (difesa dall’avvocato Giuseppe Mocci). Evidentemente le loro risposte non hanno convinto il giudice.

Le indagini. Intanto la Guardia di Finanza ha completato la prima fase delle perquisizioni. Quelle più complesse, per via della mole di documenti che sono stati sequestrati, sono state compiute nello studio tecnico Essepi Engeneering. La fase successiva è dedicata a quelli che nel gergo forense sono chiamati accertamenti tecnici irripetibili e per i quali c’è bisogno della nomina dei consulenti. La prima avverrà questa mattina e l’incarico riguarderà la trascrizione delle intercettazioni. Nei prossimi giorni ci saranno le altre nomine. A questi consulenti sarà affidato il compito di sviscerare i segreti – se ve ne sono – contenuti nei computer e nei telefonini dei principali indagati.

Da questi gli inquirenti sperano di ottenere altre preziose indicazioni a conferma del loro impianto accusatorio che ritengono già solido grazie alle intercettazioni, ai documenti e alle testimonianze sin qui acquisiti. È nei dischi rigidi o nelle conversazioni avvenute via sms o via whatsapp che si va a caccia dei contatti tra gli uomini che avrebbero messo in piedi l’associazione per delinquere che sarebbe stata in grado, grazie alla connivenza di sindaci, di amministratori pubblici e di dirigenti di uffici pubblici, di incanalare un enorme flusso di finanziamenti pubblici.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative