La Nuova Sardegna

Prestito ad Abbanoa per evitare i conguagli

Oggi l’annuncio della Regione: 90 milioni dall’Authority. Nel 2026 bando per il servizio idrico

27 aprile 2015
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CAGLIARI. Abbanoa si indebita ancora ma i conguagli sulla bolletta imposti agli utenti potranno essere sospesi e spalmati su 56 mesi a partire dal prossimo mese di maggio. A concedere un’anticipazione straordinaria di 70 milioni entro giugno e di altri 20 entro dicembre, da restituire in tempi e modalità certe, stavolta è l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, che a conclusione di un lungo e complesso scambio di comunicazioni con la società regionale che gestisce il sistema idrico sardo ha preso atto della «straordinaria urgenza» determinata da uno stato di crisi finanziaria che continua ad attanagliare Abbanoa e ha deciso di dare un aiuto per evitare il rischio che le necessità economiche vengano scaricate su utenti già provati dalla crisi. Per Abbanoa è una boccata d’ossigeno in attesa di quanto i sardi temono e che l’Autorità conferma nella delibera uscita dopo la riunione del 23 aprile: a gennaio del 2026 il servizio idrico verrà offerto in una gara aperta «il che consentirà a tutti gli operatori interessati di competere per fornire il servizio in questione» secondo la «cosiddetta concorrenza per il mercato». In sostanza l’acqua verrà privatizzata e le tariffe saranno allineate ai costi e all’indispensabile profitto dell’operatore che si aggiudicherà il servizio. Come dire che forse i sardi finiranno per rimpiangere persino Abbanoa. La nota dell’Autorità - 15 pagine ricche di dati - spiega fra l’altro che i 90 milioni concessi serviranno ad affrontare il fabbisogno finanziario di Abbanoa per quanto riguarda l’energia elettrica «pregressa e corrente» senza scaricare interamente il costo sugli utenti.

Le condizioni stabilite sono - almeno a leggere la delibera - rigorosissime: Abbanoa dovrà rispettare termini e scadenze per la restituzione, ma soprattutto dovrà mantenere gli impegni di ridurre drasticamente le perdite nelle condotte idriche e accelerare la riscossione delle fatture risolvendo il problema eterno della morosità diffusa. Mettendo in atto, fra l’altro, un piano di razionalizzazione degli organici che prevede prepensionamenti e uscite anticipate, con una contemporanea riqualificazione del personale rivolta al miglioramento dell’efficienza.

Ecco perché la società controllata dalla Regione dovrà fornire ogni sei mesi all’Autorità una relazione con l’«elenco analitico delle misure avviate per il risanamento della società» con tempi di attuazione e «i corrispondenti effetti attesi». Insomma: l’Autorità per l’energia terrà sotto stretto controllo l’attività di Abbanoa, che per adesso verrà aiutata per evitare «l’impatto sociale per le fasce più deboli» provocato dall’imposizione dei conguagli. Oggi (10.30) conferenza stampa in Regione. (m.l)

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