La Nuova Sardegna

Olbia

L'esclusione dall'Expo, anche Briatore difende il porcetto

L'esclusione dall'Expo, anche Briatore difende il porcetto

Il suo tweet: il maiale sardo non è ammesso, una maialata nei confronti dell’isola

04 marzo 2015
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PORTO CERVO. «#Expo2015 il maiale sardo non è ammesso...non so il perché,ma mi pare una maialata... nei confronti della #Sardegna». Il tweet d’autore è firmato da Flavio Briatore. Di cui tutto si può dire ma non di certo che abbia la memoria corta.

Il re delle notti folli in Costa Smeralda e non solo, il padrone del Billionaire, in questi giorni deve aver ripensato agli incontri avuti e al sostegno dato al Movimento dei pastori sardi e il suo leader Felice Floris, nel 2011. Deve aver ricordato la bella giornata d’agosto in cui 18 esponenti dell’Mps avevano pranzato in spiaggia al Billionaire Beach, portando però loro il companatico. Cioè una schiera di maialini che furono arrostiti davanti all’arenile da favola di Capriccioli e poi consumati da una allegra combriccola di commensali.

Anche alle orecchie del Flavio nazionale, dunque, sono arrivate le notizie del porcetto sardo che verrebbe rifiutato all’Expo 2015, per via della peste suina. Così ha usato twitter, il mezzo con il quale ormai comunica da anni nella buona e nella cattiva sorte, per esprimere tutta la sua disapprovazione. Definendo maialata l’esclusione delle carni suine dalla rassegna mondiale che inizierà il primo maggio a Milano. Per una volta almeno tutti i sardi saranno d’accordo con lui. (en.g.)

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