La Nuova Sardegna

Perfugas

Scontro mortale a Sa Contra, Frigeri sotto inchiesta

Giampiero Cocco
Scontro mortale a Sa Contra, Frigeri sotto inchiesta

La Chrysler del tappezziere ha centrato la Mercedes dei Bertarelli. Le ipotesi: malore, colpo di sonno, problema meccanico

29 dicembre 2014
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PERFUGAS. Una invasione di corsia, dovuta a un malore o ad un colpo di sonno, sarebbe alla base dello spaventoso incidente stradale sulla Sassari-Tempio che è costato la vita a due persone, padre e figlio. Queste le prime indicazioni che trapelano sulle indagini avviate dai carabinieri sul sinistro di Sa Contra, dove hanno perso la vita Mario e Giovanni Bertarelli (rispettivamente 62 e 26 anni) e sono rimasti feriti Caterina Bertarelli, 29 anni, figlia e sorella delle vittime, il marito Giuseppe Demontis, 30 anni, e il tappezziere tempiese Giorgio Frigeri, 63 anni, il quale potrebbe essere indagato per duplice omicidio colposo e lesioni gravissime. Scontro frontale. La sua auto, una Chrysler Voyager, avrebbe oltrepassato la linea di mezzeria centrando frontalmente la Mercedes Classe A sulla quale viaggiava la famiglia Bertarelli.

Gli atti sono ora al vaglio del magistrato inquirente, il sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Angelo Beccu, il quale in queste ore sta lavorando per istruire il fascicolo processuale sinora aperto come “atti relativi”. Ma la necessità di procedere con esami medico legali irripetibili e perizie tecniche comporterà, atto dovuto, l’iscrizione dei primi nomi sul registro degli indagati.

Alcoltest negativo. Giorgio Frigeri, che si trova ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale civile di Sassari, è stato sottoposto all’alcotest e agli esami del sangue (i cui esiti sarebbero risultati negativi) e nelle prossime ore sarà sentito dagli investigatori che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente, sulla scorta delle dichiarazioni dei sopravvissuti al terrificante schianto e ai rilievi eseguiti sull’asfalto di Sa Contra, la località tra Sassari e Tempio in cui è avvenuto il tragico incidente stradale.

Possibile guasto. Gli investigatori non escludono che a provocare l’incidente possa essere stato anche un guasto meccanico, da qui il sequestro dei due mezzi in un deposito autorizzato, in attesa che ogni parte venga sottoposta a perizia tecnica.

Accertamenti. Intanto questa mattina l’équipe di medicina legale della Asl di Sassari dovrebbe effettuare, su disposizione della magistratura inquirente, gli accertamenti autoptici sui corpi di Mario e Giovanni Bertarelli. I loro corpi erano stati trasferiti a Sassari, in attesa degli accertamenti di legge, dopo essere stati estratti dai vigili del fuoco dalle lamiere contorte della loro auto. Il magistrato intende conoscere le cause che hanno portato al decesso, un accertamento indispensabile per l’inchiesta.

Destino crudele. Mentre le condizioni dei tre feriti restano stazionarie – Caterina Bertarelli e Giorgio Frigeri sono ricoverati in ortopedia a causa delle fratture multiple riportate nell’incidente, mentre il marito della donna, Giuseppe Demontis, lotta ancora tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva del Santissima Annunziata di Sassari – a preoccupare è lo stato di prostrazione psicologica di Giorgio Frigeri, assistito dai familiari (un fratello e la figlia) che si alternano al suo capezzale. Su di lui, benvoluto e stimato tappezziere tempiese, il destino ha infierito con inaudita crudeltà. Sei mesi fa l’uomo venne travolto dal fatto di sangue che sconvolse la Gallura e l’intera isola e che vide come protagonista il figlio Angelo, il presunto autore della strage di Tempio dove vennero uccisi Giovanni Azzena, la moglie Giulia Zanzani e il figlioletto Pietro, di 12 anni.

Ora il destino lo vuole coinvolto in prima persona in una seconda e imponderabile tragedia. Scosse psicologiche che abbatterebbero anche il più forte degli uomini. Altrettanto preoccupante lo stato psicologico di Caterina Bertarelli, la donna che in pochi attimi ha perso il padre, un fratello e vede a rischio la vita di suo marito. Al suo fianco il fratello Alessandro e la madre Maria, annientati dall’immenso dolore d’aver perso i propri cari. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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