La Nuova Sardegna

nell’ospedale di tempio

Due sorelle di Nuchis partoriscono lo stesso giorno

di Angelo Mavuli
Due sorelle di Nuchis partoriscono lo stesso giorno

TEMPIO. Federico, 4 chili e 115 grammi, e Carlotta, 3 chili e 555 grammi: due cuginetti che saranno uniti per la vita, oltre che dalla parentela, da una specialissima coincidenza. Sono nati nello...

23 dicembre 2014
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TEMPIO. Federico, 4 chili e 115 grammi, e Carlotta, 3 chili e 555 grammi: due cuginetti che saranno uniti per la vita, oltre che dalla parentela, da una specialissima coincidenza. Sono nati nello stesso giorno, nello stesso ospedale. Come se le loro mamme, le sorelle tempiesi Serena e Stefania Suzzarellu, rispettivamente di 39 e 36 anni, si fossero messe d’accordo.

Ma al reparto di neonatologia del “Paolo Dettori” di Tempio non c’era nulla di programmato. Parto naturale per entrambe, con una differenza di appena dieci ore: Federico è venuto alla luce alle 9.50, Carlotta alle 19.21 di domenica 21 dicembre.

Grande festa a Nuchis, la piccola frazione di Tempio dove le due sorelle gestiscono La Dolce Vita, un bar molto carino con un’ampia terrazza al centro del paese, che si anima anche con gli abitanti dei centri vicini, soprattutto nelle giornate prefestive.

La prima ad entrare nel blocco parto, di primo mattino, è stata Serena, sposata con Pier Paolo Carta, noto fotografo tempiese. Sia la madre che il piccolo Federico godono ottima salute. Felici più di tutti per l’arrivo del fratellino le sorelle Giada, 11 anni, e Camilla, 8.

Si sapeva che presto sarebbe nata anche la cugina di Federico: in camera assieme a Serena era infatti ricoverata, in dolce attesa anche lei, la sorella più piccola, Stefania (alla sua prima gravidanza), sposata con Pier Mario Bellu di Luras, operaio nel sugherificio Ganau. Ma forse neanche in casa Suzzarellu si aspettavano di raddoppiare la gioia nella stessa giornata. Le prime avvisaglie del parto si sono avute nel primo pomeriggio, e in breve tempo e senza problemi è arrivata pure Carlotta.

Nella stanza del reparto, diventata improvvisamente troppo piccola, e nell’intero ospedale è stata grande festa per un evento che non è esagerato definire straordinario per la sua casualità. La doppia nascita, anche se una rondine non fa primavera, ha ovviamente riacceso in città le discussioni sull’opportunità o meno di chiudere, con la riforma sanitaria, il punto nascita di Tempio. A farsi interprete della richiesta che arriva da tutta l’alta Gallura è uno dei genitori, Pier Paolo Carta, che ringrazia a nome delle due famiglie «il dottor Lionello Oggiano e l’équipe del reparto neonatologia del Paolo Dettori che continua ad essere esempio di eccellenza e fiore all’occhiello della sanità sarda. Vogliamo che i nostri figli continuino a nascere a Tempio».

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