La Nuova Sardegna

Oristano ha compiuto 40 anni ed è già in agonia

Oristano ha compiuto 40 anni ed è già in agonia

L’allarme del gruppo del Pd in consiglio provinciale: fondi a quota zero, sempre più difficile svolgere i compiti istituzionali

22 dicembre 2014
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ORISTANO. Al di là di quello che succederà con l’attuazione della riforma, la Provincia di Oristano deve fare già i conti con una serie di problemi legati alla riduzione dei trasferimenti. E la storia non è ancora finita. Ulteriori tagli da parte della Regione e dello Stato potrebbero fiaccare ancora di più le casse dell’ente che proprio quest’anno ha festeggiato (si fa per dire) i 40 anni dalla sua istituzione. I più allarmati sono, ovviamente, i dipendenti. Nel 2015 potrebbe esserci un prelievo a carico dell'ente di quasi due milioni di euro. Un provvedimento già annunciato dal governo che dovrebbe sommarsi a un ulteriore taglio delle Rca che spettano alla Provincia e che inciderà sul bilancio per poco meno di 800mila euro, una somma che verrà trattenuta dall'Agenzia delle entrate.

Il gruppo del Pd in consiglio provinciale ha lanciato l’allarme nei giorni scorsi: gli ulteriori tagli si sommerebbero agli altri che hanno già ridotto i trasferimento all'ente dai 10 milioni del 2010 alla quota zero (o poco più) di oggi. Dice Battisa Ghisu, capogruppo del Pd: «Questa situazione, entro il prossimo anno, rischia di dare il colpo mortale alla Provincia e rischia di gettare nel panico i 280 dipendenti e i 40 della società in house che potrebbero non ricevere lo stipendio». Non c’è però solo questo problema. Altri ne deriverebbero per effetto di alcuni provvedimenti regionali: «La Regione sta ulteriormente complicando la vita delle Province – continua Ghisu –. Con le “disposizioni urgenti in materia di Protezione civile” ha istituito il centro funzionale della direzione di Protezione civile e gli uffici territoriali, trasferendo le competenze dalle Province alla Regione e tagliando le risorse del fondo unico che serviva, tra le altre cose, a pagare il personale che la Provincia aveva assunto e che dovrà comunque pagare». Già oggi la Provincia deve fare i conti con i tagli ai trasferimenti che hanno reso difficile ottemperare a una serie di compiti istituzionali, soprattutto nel campo della manutenzione degli edifici scolastici, nella cura della rete viaria, nella disinfestazione.

E oltre ai dipendenti dell’ente bisogna tenere anche conto dei dipendenti delle società in house e di quelli dei centri servizi. Sinora sono arrivate rassicurazioni generiche. Per il futuro servirà qualcosa di più concreto.

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