La Nuova Sardegna

Lavoro, arrivano i bandi dei fondi Ue

di Alfredo Franchini
Lavoro, arrivano i bandi dei fondi Ue

Via libera da Bruxelles al piano operativo della Regione per favorire l’occupazione e la formazione

20 dicembre 2014
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CAGLIARI. Bruxelles ha dato il disco verde al Piano operativo del Fondo sociale europeo della Regione. Significa che da oggi la Sardegna ha 444,8 milioni di euro da spendere per il settennio 2014-2020. «Siamo una delle prime regioni che ottengono il via libera da Bruxelles», ha detto l’assessore al Lavoro, Virginia Mura, «tra gennaio e febbraio verranno pubblicati i primi bandi».

In una regione come la nostra, dove il Jobs act è veramente in salita, la possibilità di investire da subito sull’occupazione - è questo il primo asse del Piano - è «una boccata d’ossigeno». Certo la dotazione complessiva del quadro comunitario per il 2014-2020 è inferiore rispetto al precedente (2007-2013) ma l’importante sarà spendere bene questi soldi. Le linee sono state definite da tempo e il filo rosso è la concentrazione delle risorse, cercando di vincere l’antico vizio di farle defluire in mille rivoli.

Gli assi di spesa previsti dal Fondo sociale europeo sono quattro: 1) l’occupazione su cui si concentra buona parte delle risorse, 168 milioni in tutto di cui 62 destinati solo all’accesso al lavoro per i disoccupati (compresi quelli di lunga durata); 2) inclusione sociale a cui andranno 88 milioni; 3) istruzione e formazione, il vero buco nero del sistema, disporranno di 155 milioni e infine il quarto asse, un’autentica novità, riguarda la «capacità istituzionale». Si tratta di un investimento di 15 milioni di euro per contribuire alla riforma e al miglioramento della macchina amministrativa regionale.

È da sottolineare che questi 444 milioni di euro non saranno gestiti solo dall’assessorato al Lavoro, visto che sono compresi interventi «trasversali», come è quello della regolamentazione della capacità istituzionale.

«In una situazione di bilancio complessa, i fondi europei sul capitale umano sono importanti», ha spiegato Virginia Mura, «abbiamo lavorato bene e i rilievi della commissione sono stati solo di carattere formale. Crediamo di poter raggiungere a fine anno la spendita di tutte le risorse del precedente ciclo di programmazione del Fse 2007-2013: finora sono stati spesi 562 milioni di euro a fronte di complessivi 675 milioni per una percentuale di spesa dell'83%». L’assessore al Lavoro ha voluto dividere il risultato ottenuto a Bruxelles con il direttore dell’assessorato Eugenio Annichiarico e con il responsabile del servizio di supporto all’Autorità di gestione piano operativo Fse, Luca Galassi. Per tutti l’elemento di maggiore novità, è la scelta di ridurre il numero di obiettivi all’interno delle priorità, per concentrare gli sforzi e rendere più immediata la verifica dei risultati. Per la Sardegna questo quadro comunitario di sostegno, che scadrà nel 2020, è forse l’ultima possibilità di invertire la rotta e di creare sviluppo. L’integrazione tra fondi regionali, statali ed europei sarà la principale innovazione.

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