Ai raggi X presenze, uscite e pause caffè
Si moltiplicano le inchieste: pochi mesi fa sono finiti sotto accusa 12 dipendenti del Comune di Nuoro
16 dicembre 2014
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SASSARI. Una delle ultime indagini per assenteismo negli enti pubblici risale allo scorso giugno. Si tratta dell’inchiesta della Procura di Nuoro che ha interessato il Comune del capoluogo barbaricino e si è conclusa con dodici indagati per truffa continuata ai danni dello Stato. Anche in quel caso le telecamere erano state fondamentali. Per circa un anno i dipendenti erano stati infatti controllati dagli inquirenti con videoriprese e pedinamenti. L’inchiesta in quel caso era stata avviata su segnalazione di cittadini privati che avevano riferito che vari impiegati comunali si allontanavano dal posto di lavoro per sbrigare incombenze personali. Così era scattata l’indagine e i carabinieri, in contatto costante con la Procura, avevano installato telecamere nel municipio: in tutto erano stati controllati 280 dipendenti. Alcuni non timbravano il badge all’uscita ma lo appoggiavano soltanto, altri utilizzavano un’uscita secondaria per non esser visti, qualcun altro era stato sorpreso dai carabinieri a fare commissioni private con lunghe assenze dal servizio.
Nel 2012, invece, a finire sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica di Cagliari per una presunta truffa informatica che avrebbe nascosto casi di assenteismo erano stati alcuni dipendenti dell’agenzia Laore di Sassari, l’organismo per l'attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale. L’inchiesta era approdata a Cagliari perché i reati informatici sono di competenza della Procura distrettuale, ma le indagini erano state svolte a Sassari.
Mentre lo scorso anno il pm Guido Pani di Cagliari ha chiesto il rinvio a giudizio per 23 dipendenti dell’Ersu accusati anche loro di truffa: nell’orario di lavoro si allontanavano l’ufficio senza timbrare il cartellino.
