La Nuova Sardegna

Scano Montiferro, i colpi di pistola dopo l’ennesima lite

di Enrico Carta
Scano Montiferro, i colpi di pistola dopo l’ennesima lite

SCANO MONTIFERRO. Le liti erano all’ordine del giorno. Sguardi non esattamente d’intesa e parole non certamente di cortesia si sarebbero sprecate in tutti questi anni di vicinato o meglio di...

12 dicembre 2014
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SCANO MONTIFERRO. Le liti erano all’ordine del giorno. Sguardi non esattamente d’intesa e parole non certamente di cortesia si sarebbero sprecate in tutti questi anni di vicinato o meglio di sopportazione tra confinanti. Così mercoledì mattina, l’ennesimo problema legato al passaggio dell’autocarro di Enzo e Antonio Murtas (padre e figlio di 78 e 50 anni) lungo la strada che porta al loro podere e che prima passa di fronte a quello di Franco Marino Sedda (allevatore originario di Gavoi di 49 anni), ha scatenato l’ira di quest’ultimo.

I carabinieri della compagnia di Ghilarza, coordinati dal capitano Alfonso Musumeci, hanno già ricostruito quanto sarebbe accaduto nella località Sa Raighina, dove padre e figlio sono stati centrati da due delle quattro pistolettate che Franco Marino Sedda ha sparato contro di loro. Pochi centimetri, forse addirittura millimetri, e quei colpi sarebbero stati fatali ai due. Invece la sorte ha voluto che centrassero il figlio al collo e il padre all’ascella senza che gli organi vitali venissero lesi.

Il movente del tentato omicidio appare quindi chiaro e, a dire il vero, lo era sin dal momento in cui i due sopravvissuti hanno raccontato tutto ai familiari ai quali hanno immediatamente chiesto soccorso, dopo essere riusciti a fuggire sempre a bordo dell’autocarro. Franco Marino Sedda pare che non gradisse che i due passassero proprio davanti al cancello del suo terreno. Sembra insomma di essere di fronte alle solite dinamiche che spesso originano episodi di sangue nella campagne isolane.

Di certo c’è invece che sinora, l’indiziato unico ha fatto scena muta di fronte ai carabinieri e non ha ancora avuto modo di parlare con il suo avvocato Gian Luigi Mastio. Lo farà certamente oggi, nel carcere di Massama dov’è rinchiuso da mercoledì sera e dove oggi si svolgerà l’interrogatorio di garanzia. L’accusa nei confronti di Franco Marino Sedda è però più ampia: oltre al tentato omicidio plurimo, vengono anche contestati anche il porto e la detenzione di due pistole con la matricola abrasa e quindi armi clandestine.

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