La Nuova Sardegna

Col “Canto di Akasha” prosegue il viaggio nel mondo di Iskìda

di Fabio Canessa

SASSARI. La fine è solo l'inizio. Termina con la pubblicazione del terzo capitolo la saga "Iskìda della Terra di Nurak", ma il viaggio di una storia, di un libro non ha in fondo mai fine. Continua a...

03 dicembre 2014
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SASSARI. La fine è solo l'inizio. Termina con la pubblicazione del terzo capitolo la saga "Iskìda della Terra di Nurak", ma il viaggio di una storia, di un libro non ha in fondo mai fine. Continua a vivere tra i lettori che si avvicinano al mondo creato dalle parole dell'autore. Quello di Iskidà nasce dalla fantasia di Andrea Atzori che ha da poco terminato il terzo e conclusivo volume della serie pubblicata da Condaghes, capitolo intitolato "Il canto di Akasha". Dopo "L´Amuleto del Sonno" e "Camminatrice di Sogni", il destino della Terra di Nurak viene svelato in quest'ultima parte della storia che l'autore presenterà domani ad Alghero (alle 18 alla libreria Il Labirinto Mondadori), venerdì a Sassari (alle 18.30 alla Libreria Azuni) e sabato a Cagliari (alle 17.30 alla libreria del Teatro Massimo). Insieme allo scrittore ci saranno nella tappa sassarese e in quella cagliaritana anche Dany&Dany, le fumettiste che hanno realizzato le illustrazioni presenti come accompagnamento visuale nei volumi che compongono la trilogia.

Il mondo di Iskìda è una terra fantastica liberamente ispirata alla Sardegna. In Nurak la “Civiltà Nuragica” è appena sbocciata nel suo splendore e fa già quasi intravedere i segni del suo declino, ma al tempo stesso convive con le antiche realtà tribali delle zone interne. In bilico tra mito e realtà, tra coerenza archeologica e fantasia, Nurak è un luogo dove un anno trascorre in trentadue mesi lunari, dove stregoni studiano gli astri e padroneggiano la Magia degli Elementi, dove le Jane sin da ere perdute vegliano sul destino degli uomini e dove misteriosi colossali animali, i Nèfili, solcano la terra al fianco dei Giganti. Una terra selvaggia di guerra e magia, di Dei e demoni, di eroi e rinnegati, dove una ragazzina temeraria e il suo inseparabile amico a quattro zampe si troveranno a lottare per la loro stessa sopravvivenza.

Questa in estrema, difficile sintesi il quadro in cui si svolge la storia ideata da Atzori che in questo capitolo finale porta il lettore al fianco di Iskìda che dovrà combattere, con l´aiuto dei suoi compagni e delle stelle, contro un nemico terribile. E affrontare anche l´avversario più insidioso di tutti: se stessa.

«Con questo terzo e ultimo volume – racconta l'autore, nato a Cagliari, cresciuto a Carbonia e ora residente in Germania – tutti, sia in casa editrice che tra i lettori, e me in primis, abbiamo d'un tratto realizzato la vera portata del viaggio intrapreso con Iskìda sin dal 2012, come se solo l'aver messo la parola "fine" abbia davvero aperto le porte per l'inizio, per comprendere con pienezza quello che abbiamo realizzato. Al lettore sempre l'ultima parola, ma siamo contenti di ciò che siamo riusciti a creare». Soddisfazione e un pizzico di nostalgia che accompagna anche le parole di Dany&Dany: «Ogni volta che arriviamo alla fine di un progetto – sottolineano le disegnatrici cagliaritane – proviamo emozioni contrastanti: la grande soddisfazione per aver concluso, lo sguardo critico sul lavoro fatto e, immancabilmente, un retrogusto malinconico all'idea che non ci lavoreremo più. La saga di Iskìda ci ha accompagnato per tre anni, durante i quali abbiamo vissuto i personaggi e i luoghi di Nurak quasi come fossero nostri e questo rende ancora più difficile il distacco. E' stata un'esperienza intensa, che senz'altro ci ha fatto crescere artisticamente e professionalmente, un bagaglio che portiamo con orgoglio e gratitudine verso Andrea Atzori e Francesco Cheratzu (l'editore) che ci hanno scelte come illustratrici».

Un viaggio quello di Iskìda che non si ferma in Sardegna e tra i suoi lettori. Non mancano appassionati di diverse parti d'Italia e la storia ispirata alla Sardegna neolitica è approdata anche all'estero: la prima parte è stata infatti tradotta recentemente in inglese per un pilot-project finanziato da Kobo Writing Life UK, il portale di self-publishing della Kobo. "Iskìda della Terra di Nurak" è stata selezionata nel mezzo di altri progetti candidati come esempio di editoria tradizionale di un paese straniero, non del Regno Unito. Un altro bel traguardo e punto di ripartenza per il progetto di Andrea Atzori.

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