La Nuova Sardegna

L’Imu legata alla sede dei Comuni

Assurda direttiva del Governo sull’esenzione per l’imposta sui terreni agricoli

02 dicembre 2014
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CAGLIARI. La fantasia del ministero dell’Economia per spremere tasse non ha più limiti. L’ultima invenzione riguarda il pagamento dell’Imu per i terreni agricoli. Finora erano esclusi quelli nei territori collinari, proprio perché svantaggiati rispetto a quelli in pianura. Ma ora il ministero ha deciso che l’esenzione spetta solo se il Comune, inteso come uffici comunali, ha la sede oltre quota 600 metri. In parole spicce, non conta l’orografia del territorio, bensì l’ubicazione del municipio. Se è in vetta alla collina, l’esenzione è confermata, in caso contrario – cioè gli uffici e la sede legale sono ai piedi della montagnetta – il pagamento dell’Imu è obbligatorio. A sollevare il caso è stato tra gli altri Umberto Oppus, sindaco di Mandas e direttore dell’Associazione fra i Comuni, l’Anci. Con giusta polemica, domani mattina ha convocato il Consiglio comunale a monte Sa Cerasia (601 metri sul livello del mare) per deliberare la nuova sede legale del municipio e così rientrare nei parametri molto singolari previsti dal ministero dell’Economia. Di sicuro altre iniziative dello stesso tipo saranno organizzate dai Comuni sardi collinari per evitare l’ennesima stangata sui cittadini. Nel solo caso di Mandas, i contribuenti dovrebbero versare nella casse del municipio oltre 61mila euro di Imu del 2014 e tra l’altro entro il 16 dicembre. Ancora più nel dettaglio, secondo questo bizzarro ministero l’esenzione al 50 per cento dell’imposta all’interno della quota 281-600 metri d’altezza, il riferimento è sempre all’ubicazione della sede legale del municipio, sarà concessa solo ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionisti. Come ben si sa, proprio in Sardegna però molti appezzamenti sono di proprietà di agricoltori a mezzo servizio. Secco il commento di Oppus: «Ancora una volta i Comuni saranno chiamati a fare i gabellieri per conto dello Stato, perché saranno penalizzati dalla recente direttiva del ministero e comunque si vedranno detratte dai trasferimenti nazionali l’introito previsto dall’Imu agricola riveduta e corretta». Con tanta, molta, fantasia.

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