La Nuova Sardegna

Gli ambientalisti: habitat delicato

Gli ambientalisti: habitat delicato

Il Gruppo di intervento giuridico e la Lipu sono a favore dello stop alle ruspe

01 dicembre 2014
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SASSARI. Ma non tutti sono pronti a mettere al forno la gallina prataiola in amore. Gli ambientalisti dopo un po’ di disorientamento gonfiano il petto e scendono in campo per difendere il libero amore della gallina.

Grig. All’attacco il Gruppo di intervento giuridico. In una nota firmata da Stefano Deliperi prende di mira l’assessore Paolo Maninchedda, e mette in mezzo anche Paolo Clivati, in numero uno di Ottana energie. Colpevoli di avere una comune antipatia verso la gallina prataiola. «Due Paoli, Maninchedda, Assessore regionale dei lavori pubblici, e Clivati, industriale, sono uniti nella lotta alla gallina prataiola. Paolo Manichedda se la prende perché la nidificazione della povera gallina prataiola ritarderà di qualche mese la realizzazione di uno dei tanti lotti della Sassari-Olbia. Dimentica, l’assessore, che i lavori sono attesi e ritardano da almeno 30 anni e vanno avanti da un paio di anni. Non si tratta di ritardi imputabili alla gallina prataiola, ma a bipedi privi di ali che affollano i corridoi degli assessorati regionali e dei ministeri statali.In più decenza vorrebbe che rispettasse e non delegittimasse il lavoro dei funzionari del Servizio regionale sostenibilità ambientale e valutazione impatti, il Savi. La nostra piena solidarietà ai funzionari del Savi.

Lipu. Ma anche la Lega italiana protezione uccelli, la Lipu, dice la sua. Il rappresentante per il nord della Sardegna, Salvatore Amadori, che di professione fa il veterinario, spiega perché è importante non disturbare la gallina. «È una specie a forte rischio estinzione – spiega Amadori –. Per questo deve essere tutelata con grande attenzione. Sono rimasti pochi esemplari. Ecco perché non sono tanti ad avere avvistato la gallina prataiola. Non entro nello specifico, ma posso dire che è indispensabile difendere il loro habitat. In realtà la gallina non teme i rumori. Il danno reale potrebbe arrivare dalla alterazione dei lughi scelti per il periodo della cova. Queste aree andrebbero recintate e protette. Non è una questione banale come la si vuole ridurre, ma merita grande attenzione. In quel tratto c’è un’importante area Sic dedicata alla gallina. Non è un caso. E il nostro dovere è tutelare questi delicati ecosistemi e le specie che lo popolano. Anche se questo potrebbe comportare qualche mese di ritardo nella costruzione di una infrastruttura». (l.roj)

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