La Nuova Sardegna

Idee d’impresa, sfida nazionale a Sassari

di Andrea Massidda
Idee d’impresa, sfida nazionale a Sassari

Università ed enti di ricerca italiani mettono in campo i loro “cervelloni” per contendersi un premio di centomila euro

29 novembre 2014
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SASSARI. Sarà una sfida appassionante a metà tra la fase finale di un campionato sportivo e l’ultima puntata di un talent show. Soltanto che stavolta a competere non saranno atleti o cantanti, ma i cervelli più innovativi di quarantanove università italiane, del Cnr e dell’Enea, pronti a darsi battaglia davanti a una giuria per presentare le loro idee imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. Non è un gioco: in palio ci sono ben centomila euro. E le gare decisive sono in programma tra giovedì e venerdì prossimo a Sassari, città che grazie al suo ateneo ospiterà appunto la fase finale della Start Cup del Premio nazionale dell’innovazione. In altre parole, una business plan competition che mette a confronto le migliori iniziative selezionate dai vari centri accademici tra Bolzano e la Sicilia.

La candidatura dell’università turritana è stata proposta nel 2013 e accettata a Genova l’anno scorso. Ora, anche con la collaborazione del Comune di Sassari, della Camera di commercio locale e della Confindustria Nord Sardegna, la città consentirà al prestigioso Pni di diventare il fulcro di una ricca serie di iniziative dedicate anche ai non addetti ai lavori: oltre all’esposizione delle idee e alla cerimonia di premiazione, con le presentazioni dei finalisti e il concerto del trombettista jazz Paolo Fresu, sono previsti seminari, workshop e numerose altre proposte che permetteranno di conoscere meglio la cultura e le tradizioni del territorio.

La finalissima. Il momento più emozionante di questo torneo è previsto venerdì alle 15.30 al Teatro Verdi, quando con la regia del giornalista di Repubblica Riccardo Luna i 16 gruppi finalisti presenteranno le proprie idee d’impresa attraverso i cosiddetti elevator pitch, cioè avranno a disposizione quattro minuti esatti per convincere gli investitori. Poi, mentre la giuria composta da esperti del mondo imprenditoriale, finanziario e accademico sarà riunita per scegliere i vincitori, saranno assegnati i premi speciali messi in palio dagli sponsor e dagli enti patrocinatori.

I campioni. Il primo classificato di ciascuna delle quattro categorie in concorso (Life sciences, Agrifood cleantech, Industrial e Ict) riceverà un assegno di 25mila euro e tra i quattro vincitori di categoria sarà scelto il vincitore assoluto dell’edizione 2014 del Pni. La “Coppa dei Campioni Pni” sarà assegnata all’università o all’ente di ricerca collegato alla competizione locale del gruppo che ha ottenuto il riconoscimento.

I sardi in gara. Gli atenei isolani parteciperanno con quattro progetti, tre dei quali sviluppati da ricercatori dell’università sassarese: il gruppo Lifely presenterà un servizio web che permette di interagire con gli oggetti e addirittura le piante, ma c’è anche “Deep Fisher” (proposto dell’università di Cagliari), che individua minacce informatiche attraverso l’analisi della parte del web non indicizzata dai tradizionali motori di ricerca, poi “Seame”, un’idea di ecoturismo partecipativo abbinato alla ricerca scientifica, e “FasTrial”una piattaforma web che propone servizi di intermediazione tra il centro di ricerca, le industrie farmaceutiche e i medici per velocizzare i trial clinici.

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