La Nuova Sardegna

Carabiniere rischia la vita e salva operaio intossicato

di Gianni Bazzoni

Un sassarese 43enne ha perso i sensi in una fossa per le esalazioni di un solvente Il tenente Francesco Giola è riuscito a riportarlo su. Entrambi sono fuori pericolo

29 novembre 2014
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THIESI. È salvo per miracolo. E deve la vita al comandante della compagnia dei carabinieri di Bonorva che - nonostante la situazione di rischio elevato - non ha esitato a calarsi dentro la fossa satura di emissioni tossiche, rischiando a sua volta di morire.

L’incidente sul lavoro è accaduto mercoledì mattina in uno stabilimento per la concia delle pelli ovine, alla periferia di Thiesi (vicino al bivio per Borutta), della società «Ermes srl»: Antonio Andrea Pistidda, 43 anni, operaio sassarese, ha trascorso due giorni nel reparto di rianimazione dell’ospedale civile di Sassari dove è arrivato in condizioni molto gravi, ma da ieri è fuori pericolo ed è stato trasferito in medicina di urgenza per una serie di accertamenti. Il tenente Francesco Giola, invece, è stato trattenuto solo alcune ore in osservazione per una forma di intossicazione. Poi è stato dimesso ed è tornato in servizio, il suo atto di coraggio è risultato fondamentale per salvare il lavoratore.

L’incidente. L’allarme è scattato intorno alle 9.30: l’operaio si era calato dentro una fossa settica in fase di ultimazione (un metro e mezzo per un metro e mezzo e profonda sei metri) ed era impegnato in un intervento per impermeabilizzare le pareti. L’uomo stava utilizzando una guaina liquida diluita con un particolare solvente: non si è neppure reso conto che l’ambiente è andato rapidamente in saturazione e ha perso i sensi. A quanto pare non indossava protezioni adeguate.

L’allarme. È stato uno dei titolari a dare l’allarme con una telefonata alla centrale operativa del 118 e l’operatore ha chiesto subito l’ausilio dei carabinieri della compagnia di Bonorva.

I soccorsi. Quando gli operatori del 118 e i militari sono giunti sul posto, la situazione era già disperata. L’operaio era privo di sensi in fondo alla fossa e l’ambiente interno era completamente saturo di gas. In attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco da Sassari e considerata la gravità della situazione, il tenente Francesco Giola ha deciso di scendere nelle fossa proteggendosi con una maglia bagnata. Ma è dovuto risalire quasi subito perché era impossibile respirare. Ha quindi ritentato con una mascherina (di quelle utilizzate per la polvere) e si è fatto calare una corda con la quale è riuscito a imbragare l’operaio per farlo portare in superficie. Aiutato dai militari delle altre pattuglie giunte sul posto e da alcuni volontari, l’ufficiale è riuscito nell’impresa proprio mentre anche la sua resistenza veniva messa a dura prova dalle esalazioni tossiche.

In ospedale. Gli operatori del 118 hanno prestato subito le prime cure all’operaio che ha cominciato a dare qualche segno di reazione. Quindi il trasferimento urgente in ambulanza fino all’ospedale di Sassari dove Antonio Andrea Pistidda è stato ricoverato in rianimazione in pericolo di vita per la grave intossicazione. Anche il comandante della compagnia dei carabinieri di Bonorva è stato accompagnato al «Santissima Annunziata» ed è stato dimesso in serata. Ieri la buona notizia dello scampato pericolo per l’operaio. Storia a lieto fine, presto potrà tornare a casa. Sull’incidente sono in corso le indagini dei carabinieri.

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