La Nuova Sardegna

Oggi parte la “Marcia Unica” La vertenza diventa itinerante

di Guido Piga
Oggi parte la “Marcia Unica” La vertenza diventa itinerante

In quattro giorni da Olbia a Cagliari con soste, incontri e dibattiti a Siniscola, Nuoro, Ottana e Iglesias I lavoratori della compagnia porteranno uno striscione che poi volerà a Malpensa, Verona e Parigi

14 novembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Attraverseranno la Sardegna della desolazione industriale. Baronia, Nuorese, Sulcis. Con la maglietta rossa, senza che quel colore assuma il valore politico che ha in Europa. Né di destra né di sinistra, i lavoratori di Meridiana vogliono parlare per tutti, con tutti. Dietro la loro crisi, 1634 licenziamenti in programma, avranno i lavoratori a rischio come loro, dal settore del tessile a quello dell’alluminio, dal mondo delle campagne a quello delle scuole. Una marcia unica, come l’ha ribattezzata l’ideatore, Andrea Mascia, il comandante della compagnia aerea da un mese asserragliato su una torre dell’aeroporto, a 30 metri d’altezza.

Unica in Sardegna, speciale Oltralpe. Perché la marcia sarà divisa in due momenti. Partirà oggi alle 11.30 da Olbia ( “sotto il palo di Mascia”), sarà fatta in auto e, passando per Siniscola, Nuoro (domani), Ottana e Iglesias (domenica), si concluderà a Cagliari, lunedì prossimo, sotto il palazzo della Regione. Questa sarà la maratona di tutta la Sardegna che soffre. L’unica voce di tante voci che chiedono una sola cosa: lavoro, lavoro, lavoro. Un appello alle istituzioni. Per chiedere una risposta, per avere una prospettiva.

Poi comincerà quella solo ed esclusivamente dei dipendenti di Meridiana. Con una missione: raggiungere Parigi. A Cagliari verrà firmato uno striscione, con un messaggio particolare per l’Aga Khan. Sarà portato a Olbia, dove è in programma la riunione di tutti i vescovi sardi. L’appuntamento è in aeroporto, nella cappella aperta per tutte le confessioni religiose. Lo striscione, da lì, poi andrà Verona e Malpensa, dove Meridiana ha le altre basi, e infine ad Aiglemont, Parigi, residenza ufficiale dell’Aga Khan.

«Stiamo organizzando una visita al Principe Karim Aga Khan che sembra essere totalmente ignaro dello spreco di denaro (suo) e umano perpetuato in questi ultimi anni - è scritto in un comunicato firmato dal gruppo Facebook “Io sono un esubero”, in coordinamento con Mascia -. Quali sono i veri piani? L'ad Scaramella non risponde, e allora chiediamolo al diretto interessato». Non è la prima volta che i lavoratori vanno a Parigi per cercare di parlare con Karim. Lo fecero nel dicembre del 2009, con un gruppo di assistenti di volo di Uil e Anpav, e nel febbraio del 2009 con una delegazione sindacale guidata dal sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, che, lui sì, venne ricevuto dall’Aga Khan. Anche allora, c’era di mezzo una crisi e l’idea, poi rientrata, di licenziare molti dipendenti del volo. Non è specificato quando la marcia farà tappa in Francia. Né quando il gruppo di dipendenti andrà a Bruxelles, a bussare alle porte della Commissione europea, su invito dell’eurodeputato del Pd Renato Soru.

«Una vertenza di tale portata, quella di Meridiana, ignorata dal Governo italiano, deve essere posta all'attenzione di chi si confronta con colleghi provenienti da altri Stati e, per senso del dovere nei confronti del ruolo che ricopre, di trasporti e di trasporto aereo, se ne intende - chiude la nota del gruppo “Io sono un esubero” -. Così usano fare i politici stranieri nella maggior parte dei casi. Sarà tutto vano? Speriamo di no. Cerchiamo interlocutori che parlino la nostra lingua. Quella della verità, della giustizia, del diritto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
I controlli

In gita da Sassari a Nuoro senza assicurazione: nei guai il conducente di un pullman pieno di studenti

Le nostre iniziative