La Nuova Sardegna

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La cooperativa 3A riduce l’anidride prodotta dai bovini

di Michela Cuccu
Lo stabilimento della 3A ad Arborea
Lo stabilimento della 3A ad Arborea

Un piano innovativo per frenare l’inquinamento nell’atmosfera aumentando la produzione

14 novembre 2014
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ARBOREA. Rendere un’azienda zootecnica “sostenibile” sotto il profilo dell’ambiente, senza ridurne la produttività, ma anzi aumentandone la competitività. Alla cooperativa Arborea ci sono riusciti, tanto da dimostrare che la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera da parte degli allevamenti bovini non è fantascienza, ma una realtà.

Sono questi i risultati ottenuti dalla cooperativa a conclusione di un progetto innovativo a livello nazionale (in Italia, la 3A è la prima azienda ad averlo realizzato), per la formazione manageriale che ha consentito a 175 soci (in rappresentanza di 90 aziende zootecniche) di approfondire, con il sostegno fra gli altri dell’università di Sassari, quelle che tecnicamente vengono definite “discipline a più elevato impatto materiale”.

Il corso “Sardinian Sustainable Dairy Chain” , finanziato dalla Regione, si è basato su tre linee: benessere animale, cura dell’ambiente, qualità del latte e redditività delle aziende. Ieri, un convegno tenuto nello stabilimento della cooperativa, ha permesso di tirare le somme di un lavoro svolto da una rappresentanza degli 846 allevatori, soci della Cooperativa Arborea.

Dopo i saluti del sindaco Pier Francesco Garau e un’ introduzione del presidente della cooperativa, Filippo Contu, il convegno è entrato nel vivo con la relazione del direttore generale, Francesco Casula, che ha ricordato come gli obbiettivi raggiunti rappresentino una sfida in un periodo non facile per l’economia internazionale. «Abbiamo puntato sul comparto zootecnico perché gli allevamenti sono la parte fondamentale della nostra realtà aziendale, con 2300 persone coinvolte fra titolari e dipendenti, ma anche l’anello più debole perché suscettibile agli andamenti dell’economia». Fra gli esempi portati da Casula, il prezzo del latte, comunque mai stabile e che deve confrontarsi con l’aumento esponenziale del costo dei mangimi (il mais, cresciuto in pochi anni del 50% e la soia, salita del 100% in sette anni) e che determinano la redditività delle aziende. Le aziende di Arborea sono fra le più moderne. Aspetto confermato da Sergio Vacca, dottore commercialista e revisore dei conti, e da Antonello Cannas, ordinario di nutrizione ed alimentazione animale presso il dipartimento di Agraria dell’università di Sassari. È stato proprio Cannas a coordinare il corso, permettendo agli allevatori di ampliare le proprie conoscenze.

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