La Nuova Sardegna

L’associazione diritti dei sardi

Ricorso contro la legge elettorale

Ricorso contro la legge elettorale

Dopo il no del Tar si chiede l’intervento della Corte costituzionale

11 novembre 2014
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CAGLIARI. Dopo quello al Tar Sardegna l'associazione per la tutela dei diritti dei sardi ha presentato un nuovo ricorso alla Corte costituzionale contro la legge elettorale italiana per il rinnovo del Parlamento europeo. L'obiettivo è ottenere il riconoscimento alla Sardegna del diritto ad avere una riserva di un seggio per un rappresentante eletto nelle liste di un partito identitario. «Il ricorso – spiega il presidente dell'associazione Flavio Cabitza – chiama in causa lo Stato italiano in persona del legale rappresentante pro tempore, il presidente del Consiglio dei Ministri in carica e il ministro dell'Interno, ed è un doveroso atto di civiltà. La legge in vigore minaccia l'uguaglianza e le libertà del diritto di voto dei sardi provocando una distorsione della loro rappresentanza come cittadini dell'Unione, e altera in modo inaccettabile sia l'efficacia che l'effettività del proprio diritto di voto, anche in relazione alle norme speciali e derogatorie previste per alcune minoranze linguistiche come quella sarda». Il ricorso è stato presentato dagli avvocati Felice Besostri - uno dei promotori dell'azione giudiziaria che ha sancito l'incostituzionalità del Porcellum da parte della Consulta - Roberta Campesi e Luisa Armandi.

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