La Nuova Sardegna

Matrìca, blitz di Pigliaru: chimica verde, ci crediamo

di Pinuccio Saba
Matrìca, blitz di Pigliaru: chimica verde, ci crediamo

Il governatore incontra i vertici dell’azienda e i sindaci del territorio Ma restano a margine dell’incontro i dubbi su un progetto che rallenta

11 novembre 2014
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SASSARI. Regione e istituzioni locali al capezzale di Matrìca per rilanciare il progetto della chimica verde. Un progetto che sembra segnare il passo, con improvvise e mai ufficializzate modifiche al protocollo di intesa sottoscritto tre anni, con l’occupazione rimasta ben al di sotto delle previsioni, con i lavoratori dell’indotto già a casa. Un quadro desolante, che il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha provato a ravvivare con un incontro che (non a caso) si è tenuto nella sede del Cnr di Baldinca fra il presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru, gli assessori regionali all’Industria e all’Ambiente Maria Grazia Piras e Donatella Spano, la presidente della commissione Ambiente della camera dei deputati Giovanna Sanna, il presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici, i sindaci di Alghero Mario Bruno e Porto Torres Beniamino Scarpa, i rettore dell’università di Sassari Massimo Carpinelli, il delegato del Cnr Mauro Marchetti e l’amministratore delegato di Matrìca Catia Bastioli. Al centro dell’incontro, la creazione di una cabina di regia sulla ricerca scientifica e tecnologica. Non si è invece parlato, se non di striscio di produzione e bonifiche. Tutto rinviato al 3 dicembre quando, a Cagliari, si terrà un incontro fra la regione, i sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres, la Provincia di Sassari e l’Eni. Con grande scorno delle organizzazioni sindacali che neppure erano stati invitati al vertice di ieri mattina.

Il presidente Pigliaru ha però sottolineato la necessità di attivare i singoli tavoli con tutti gli interlocutori istituzionali, imprenditoriali e sociali. «Sono consapevole che sull’azione della giunta su Porto Torres sono concentrate le attenzioni e le aspettative di una platea molto vasta di osservatori, non solo locali e non solo interessati ai temi dell’insediamento di nuove iniziative industriali. Gli insediamenti che sono stati attivati – ha spiegato Francesco Pigliaru – sono la prima parte di una riconversione che deve essere molto più massiccia e non può riguardare solo l'area industriale. Le bonifiche sono una parte di questa riconversione e dalle bonifiche ripartiamo per parlare con Eni». Il presidente si è poi soffermato sull'importanza della ricerca e sul fatto che un contesto come quello dell'area di Porto Torres, tanto avanzato su questo fronte, sia un elemento fondamentale nella possibilità di attrarre investimenti esterni così come per portare avanti i programmi già in corso. «L’obiettivo della Regione – ha detto l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – è riprendere in mano la regia della verifica di tutti gli investimenti avviati dalle aziende sul territorio. Accerteremo lo stato di avanzamento dei lavori previsti e chiederemo, in particolare all’Eni, un’accelerazione della spesa. Il 3 dicembre incontreremo i vertici dell’Eni. Oltre al tavolo principale, al quale parteciperanno anche i sindacati e le istituzioni, saranno avviate interlocuzioni parallele con Università, Cnr e aziende per consolidare i percorsi già avviati sui progetti di ricerca legati alla bio-economia».

Giudizi tutto sommato positivi dai sindaci del territorio. Per Nicola Sanna è necessario avviare investimenti nelle produzioni agroindustriali per «dare vita a un sistema produttivo in grado di dare impulso all’economia dell’isola e, quindi, alle città dell'intera Area vasta che può diventare una green valley, luogo della ricerca, della sperimentazione e dell'innovazione tecnologica di prodotto e di processi produttivi a base di materie prime vegetali». Secondo Beniamino Scarpa «questo percorso è sì importante attivare filiere agricole e di trasformazione delle materie prime ma credo anche sia importante che la Regione assuma un ruolo guida delle iniziative che si sono attivate». Per Alessandra Giudici «al di là dell’importanza del polo tecnologico, non deve essere persa di vista la questione relativa alle bonifiche. Un po’ più fuori dal coro il sindaco di Alghero Mario Bruno, che ha ricordato che «c'è un protocollo d'intesa sulle bonifiche da osservare con il suo addendum per il rispetto dell'occupazione. Allora, supporto da parte degli enti locali al polo scientifico ma, soprattutto, certezze sul tema lavoro. Non ci attendiamo certamente un disimpegno ma una moltiplicazione dell'impegno che deve essere soprattutto fatto di atti concreti. Intanto la tempistica e se alcuni investimenti come la centrale energetica non si fanno più in Sardegna, riteniamo che le risorse debbano restare nell'isola e non dirottati in Sicilia».

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