La Nuova Sardegna

Gruppo Banco, contro la crisi vola l’utile

di Alfredo Franchini
Gruppo Banco, contro la crisi vola l’utile

L’istituto di viale Umberto ha un consolidato di 27 milioni grazie a una gestione prudente e ai proventi della finanza

08 novembre 2014
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SASSARI. Ventisette milioni di utile netto per il Banco di Sardegna e le sue controllate. Il risultato intermedio (il dato è relativo alla gestione al 30 settembre) è lusinghiero: «Se si considera il momento dell’economia sarda», afferma Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco, «direi che il risultato è molto buono visto che l’utile netto è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno».

Il bilancio intermedio è stato approvato ieri dal Consiglio di amministrazione. Tra gli indicatori più significativi spicca l’aumento della raccolta diretta da clientela (10,9 miliardi con un +2,1%). Gli impieghi con la clientela ordinaria sono pari a 8,3 miliardi, (in calo del 4,2%) mentre aumenta il risultato della negoziazione delle attività finanziarie che sale a 39,9 milioni in aumento di 24,8 milioni rispetto al settembre dell’anno scorso.

«E’ un buon segnale di incoraggiamento», spiega Cuccurese, «ottenuto grazie alla crescita dei ricavi e alla riduzione dei costi operativi pur in presenza di uno scenario che impone ancora un forte presidio sulla qualità del credito con conseguenti rettifiche di valore».

Se si prende il risultato del solo Banco (escluse le partecipate), l’utile netto è di 23,8 milioni rispetto ai 9,6 milioni dlel’anno precedente. C’è, dunque, una forte crescita grazie all’aumento del margine operativo e alla riduzione dei costi operativi (-4,3%). E, infine, gli ottimi risultati derivanti dall’attività finanziaria hanno compensato l’incremento delle rettifiche nette sui crediti che si renderanno ancora necessarie - ha annunciato il direttore generale - per mantenere un presidio adeguato alla qualità del portafoglio.

«Siamo soddisfatti della fiducia dei nostri clienti che si è concretizzato con al’aumento sia della raccolta diretta che sul risparmio gestito (+11,3%). Il resto potrà venire quando si invertirà l’attuale ciclo economico: «Solo con la ripresa degli investimenti e dei consumi si potrà invertire il trend negativo», dice Cuccurese.

La crisi porta a un peggioramento della qualità del credito, un problema trasversale a tutto il sistema bancario. Così i crediti deteriorati arrivano ai 2,4 miliardi lordi mentre le sofferenze nette sono pari a 620,1 milioni in calo comunque del 4,1%. Il presidente del Consiglio di amministrazione, Antonello Arru, ha spiegato l’esito degli stress test effettuati alla fine di ottobre: «I risultati», ha detto Arru, «hanno confermato la solidità patrimoniale della Bper che non dovrà procedere ad alcuna operazione sul capitale. La capogruppo ha un surplus di capitale di 630 milioni di euro».

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