La Nuova Sardegna

Spese folli per il G8, chiesti altri 71 milioni

Spese folli per il G8, chiesti altri 71 milioni

Rivelazioni dell’Espresso: batte cassa con lo Stato il costruttore che ha rifatto l’ex ospedale militare

07 novembre 2014
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SASSARI. L'arcipelago dei fantasmi. Il G8 da queste parti è sempre stato uno spettro imbarazzante. Ma adesso tanti vogliono comunque la sua eredità. L'ultimo della lista è il costruttore Valerio Carducci: chiede allo Stato altri 71 milioni, spesi a suo dire in costi inutili. È stato lui a curare la riconversione turistica dell'ex ospedale militare trasformandolo in hotel superlusso. Le nuove rivelazioni sul complesso, di proprietà della Regione, arrivano dal settimanale l’Espresso.

Oggi poco importa che l'albergo non abbia mai aperto, nonostante nel 2008 fosse stato indicato come buen retiro ideale per i leader mondiali, con una serie di suite allestite in previsione del summit dell'anno successivo, A quanto pare non interesse quasi a nessuno, lontano della Maddalena, che già all'inizio del 2009 quella struttura sul mare venisse dichiarata inadatta. E che per ragioni di sicurezza si fosse ripiegato sul 5 stelle più interno, poi preso in gestione dalla Mita Resort per un paio d'anni.

Secondo quanto scrive con parecchi dettagli interessanti il giornalista Emiliano Fittipaldi sul numero dell’Espresso in edicola da oggi, la richiesta di maxi-risarcimento avanzata dal costruttore è infatti sulla scrivania di Matteo Renzi già da tempo. Mentre sullo sfondo della storia continua ad aleggiare, reale e per niente fantasmatico, il sistematico saccheggio attribuito alla Cricca della Ferratella.

Nell'hotel chiuso da 5 anni avrebbe dovuto soggiornare anche il presidente degli Stati Uniti Obama: il “suo” letto è costato 4.400 euro, il lenzuolo di lino 3.100 e 1.170 il copriletto color panna.

Tra le fatture che Carducci ha spedito alla presidenza del Consiglio - sempre stando a quel che rivela l'Espresso - ci sono poi gli scontrini delle tende di lino ignifughe (35.500 euro), quelle per due armadi di legno (22mila), ricevute per sei porte (45mila, cioè 7500 euro ad anta), un'altra per la boiserie bugnata da 42mila euro.

E, ancora, gli 88mila euro per un impianto tv-stereo Bang&Olufsen e quelli usati per acquistare una vasca da bagno extralusso da 8.300 euro, rubinetti esclusi. Con questo giro di spese folli, alla fine, invece dei 60 milioni ipotizzati da Bertolaso e presunti complici a causa di varianti e oneri straordinari - scrive il settimanale - la spesa complessiva per realizzare l'albergo è schizzata a oltre 170 milioni.

Carducci ne ha ricevuti finora poco più della metà. E adesso passa all'incasso della parte restante. Dopo Emma Marcegaglia, che ha appena ottenuto da un collegio arbitrale 36 milioni come indennizzo per le mancate bonifiche al G8 della Maddalena, indennizzo peraltro già stoppato dal ricorso in appello preannunciato dal dipartimento della Protezione civile, arriva adesso questa nuova richiesta.

Ma chi è l'imprenditore che oggi sollecita il mega-rimborso? Valerio Carducci, a suo tempo indagato e poi scagionato dal filone principale degli accertamenti giudiziari, è noto per aver inconsapevolmente dato il via con alcune conversazioni intercettate all'inchiesta sulla Cricca dei Grandi eventi. Ma al contrario del collega costruttore Diego Anemone e di alti funzionari pubblici come Angelo Balducci non è sotto processo assieme alla Cricca. Un motivo in più, da parte sua, per chiedere il saldo delle competenze con una separata causa civile.

E una ragione di più, per i magistrati, di comprendere sino in fondo quanto si siano allargati gli sprechi e le spese pazze sotto il regno dell'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Soprattutto nell’arcipelago della Maddalena. Dove alla fine il vertice è saltato del tutto mentre i fantasmi scappavano con la cassa. (Pier Giorgio Pinna)

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