La Nuova Sardegna

I Giganti, marchio per promuovere l’isola nel mondo

di Alfredo Franchini
I Giganti, marchio per promuovere l’isola nel mondo

Pigliaru: 2 milioni per il museo di Cabras e la comunicazione Barracciu: le statue a Milano? Lo diranno gli esperti

07 novembre 2014
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CAGLIARI. Ci sono voluti quarant’anni ma ora la Regione e il ministero dei Beni culturali hanno deciso di investire sui Giganti di Mont’e Prama. Con i soldi del Fondo di sviluppo è stato firmato ieri un accordo di programma quadro tra la Regione e il ministero, rappresentato dalla sottosegretaria Francesca Barracciu. In una conferenza con il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Claudia Firino è stato illustrato il piano che prevede un investimento di due milioni di euro per ampliare il museo civico di Cabras e per la promozione dell’isola nel mondo: «I Giganti di Mont’e Prama», ha spiegato Pigliaru, «non sono soltanto un patrimonio culturale ma anche uno straordinario catalizzatore di sviluppo economico». L’interesse per quanto sta accadendo sulla collina dei Giganti è massimo: «A Cabras ho incontrato tanti giornalisti stranieri», afferma il presidente della Regione, «dobbiamo prepararci a far conoscere i Giganti nel mondo. Nel 2015 avremo un bilancio molto difficile ma troveremo lo spazio adeguato per valorizzare la cultura, uno dei tasselli per creare lavoro». Tre interventi sono diretti al museo di Cabras e prevedono azioni di ampliamento del polo e l’allestimento di una sala dedicata all’esposizione permanente delle statue, con l’installazione di attrezzature multimediali per la fruizione dei percorsi. Altri due interventi, finanziati con 400mila euro, riguardano i piani di gestione, comunicazione e promozione a livello internazionale dei poli di Sassari, Cagliari e Cabras. «Si tratta di un intervento fondamentale per la valorizzazione del complesso scultoreo in particolare, ma in generale di tutto il patrimonio archeologico della Sardegna», ha spiegato Francesca Barracciu, la quale ha voluto sottolineare come «le istituzioni non siano mai state nemiche: le polemiche sorte sul ruolo avuto da Regione e ministero non stanno in piedi». E ora le stesse istituzioni sono pronte a «riscrivere un pezzo della storia sarda con i nuovi scavi». Su questo punto i finanziamenti verranno - ha precisato Francesca Barracciu - con la regola dei piccoli passi: «Con le opportune valutazioni si procederà per step successivi».

L’assessore alla Cultura, Firino, non ha dubbi: «Dobbiamo accelerare il processo di valorizzazione. L’attenzione su questi scavi è arrivata da sola e si è verificata l’autopromozione. Ora, invece, questa scoperta può essere il volano di tutto il patrimonio archeologico sardo». Da rivedere anche il sistema della vigilanza: «Non solo spot ma costante, a regime», dice Claudia Firino. Sino a marzo 2015 sarà l’Università a guidare gli scavi, poi subentrerà il ministero: il primo stanziamento è di 200mila euro per gli scavi dei successivi diciotto mesi. Infine, il capitolo Expo 2015, un’occasione che la Sardegna non può perdere. «Vogliamo portare all’Expo tutto il sistema costruito dal Crs4», dice Francesca Barracciu. Ma anche i Giganti saranno esposti alla mostra internazionale di Milano? La parola definitiva la dirà la commissione scientifica: «Sarei preoccupato per la fragilità», dice Pigliaru, «ma lo diranno gli esperti». In ogni caso all’Expo si parlerà dei giganti almeno attraverso i Totem e il progetto scientifico che sarà dedicato alle grandi statue di arenaria. Un marchio da lanciare nel mondo.

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