La Nuova Sardegna

turismo di lusso

Forte Village, la Regione boccia 15 piscine

di Mauro Lissia
Una piscina all'interno del Forte Village
Una piscina all'interno del Forte Village

Nei progetti di ampliamento del resort di Pula  nuove vasche a due passi dal mare. Ma per l’ufficio Savi le strutture erano troppo impattanti. Sì della giunta Pigliaru ad altre dieci  purché lontano dalla battigia

05 novembre 2014
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Il sogno di un bagno in piscina a due passi dal mare, al tramonto dorato di Santa Margherita, resterà un sogno per i facoltosi ospiti russi, arabi e tedeschi che d’estate trascorrono vacanze indimenticabili al Forte Village resort, sulla costa di Pula. La proprietà del villaggio voleva costruire venticinque lussuose vasche a due passi dalla battigia, vicino ai bungalow più esclusivi, ma l’ufficio Savi della Regione gliene ha negato quindici.

Per le altre dieci, da realizzarsi fuori dalla fascia dei trecento metri, non sarà obbligatoria la Via - valutazione d’impatto ambientale - ma servirà il nullaosta paesaggistico. Qualcuno ricorderà le parole di Silvio Berlusconi alla presentazione del piano casa nazionale, cinque anni fa: «Sarà utile - disse, quasi commosso - per dare una stanzetta in più alle giovani coppie, per il bambino neonato. Oppure un po’ di spazio ai pensionati, quelli che vivono nelle ristrettezze». Giovani coppie e pensionati, certo.

Ma in Sardegna il piano casa, nelle quattro versioni territoriali elaborate dall’amministrazione Cappellacci, è servito soprattutto alla Starwood, che ha messo in piedi le famose suite finite nel mirino della Procura di Tempio. Ed oggi al Forte Village, pluripremiato resort internazionale sul mare di Santa Margherita, la cui proprietà vorrebbe costruire le piscine e nuove strutture per 16171 metri cubi, di cui due terzi entro la fascia protetta dei trecento metri.

Una proposta articolata e costosa, che dovrebbe «riqualificare» il lussuoso villaggio nato negli anni Sessanta per metterlo in linea con le pretese degli ospiti che non amano la promiscuità. Quelli che quando prenotano un bungalow o un nucleo di bungalow chiedono di poter fare il bagno in acque private, come se fossero a casa loro.

Il Forte è sempre stato un resort all’avanguardia in ogni tipo di servizio, ma la piscina esclusiva ancora non c’è.  Il progetto di ampliamento è stato presentato ad aprile scorso e integrato a giugno dalla Idea Fimit Sgr, la società che ha successivamente ceduto il gigantesco villaggio a Progetto Esmeralda in cambio di 180 milioni di euro. Progetto ambizioso, che parte da una realtà già piuttosto consistente: se oggi il Forte Village resort occupa 465.800 metri quadrati (47 ettari) di territorio costiero, tutti in zona F turistica, per un volume di 199.323 metri cubi di cui 123.341 all’interno della fascia dei trecento metri dal mare, l’idea è di ingrandirsi un po’ rimodulando la disposizione degli edifici e dei servizi.

Il piano casa varato a suo tempo dall’amministrazione Cappellacci consente un ritocco del 25 per cento sulle volumetrie dei resort, vincolato ad alcune prescrizioni. Quindi probabilmente il Forte potrebbe anche proporre qualcosa di più di quanto è stampato nel progetto depositato in Regione, ma per ora si fermerebbe qui.

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