La Nuova Sardegna

In Italia 5 milioni 364mila “regolari” Centomila nuove cittadinanze in un anno

È una presenza sempre più strutturale, quella degli immigrati nel territorio italiano. In aumento, anche se di poco, ma sempre più “incardinata” in modo regolare. Al punto che si registra un vero e...

30 ottobre 2014
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È una presenza sempre più strutturale, quella degli immigrati nel territorio italiano. In aumento, anche se di poco, ma sempre più “incardinata” in modo regolare. Al punto che si registra un vero e proprio boom di nuovi italiani: le acquisizioni di cittadinanza in un anno sono passate da 65mila a più di centomila. Ma cala il numero di chi arriva da noi per lavorare (aumentano invece le ricongiunzioni familiari) e di chi si stabilisce al Nord. Questa è la fotografia scattata dal Dossier statistico immigrazione 2014, per il secondo anno commissionato all'Idos dall'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) della presidenza del Consiglio. Il dossier stima che gli immigrati presenti in modo regolare in Italia all'inizio del 2014 sono 5milioni 364mila, in aumento rispetto ai 5milioni 186mila del precedente rapporto. Le donne sono il 52,7%, i minori oltre un milione e più di 802mila gli iscritti a scuola, il 9% del totale, ma ben il 20% a Piacenza e a Prato. L'incidenza dei residenti stranieri sulla popolazione totale ha raggiunto l'8,1% e in 27 province supera il 10%, con punte massime in alcuni piccoli comuni, tra i quali spicca Baranzate in provincia di Milano (31%). Ma se la quota maggiore risiede nelle regioni del Nord, in realtà negli ultimi anni le percentuali in queste regioni sono diminuite mentre sono salite al Centro e al Sud. Rispetto al periodo pre-crisi, i flussi d'ingresso di nuovi lavoratori sono molto diminuiti: nel 2013 i visti rilasciati per soggiorni superiori a 90 giorni sono stati 169mila 55. Attualmente a far crescere la popolazione immigrata sono soprattutto gli ingressi per ricongiungimento familiare (76mila 164) e le nuove nascite (77mila 705 a fronte di 5mila 870 decessi). Il dossier registra un calo delle persone non autorizzate all'ingresso nel nostro Paese che sono state intercettate alle frontiere italiane, degli stranieri rimpatriati e di quelli intimati di espulsione ma che non hanno ottemperato, per un totale di circa 30 mila individui, in costante diminuzione dal 2006 quando erano stati 124.381. Meno irregolari? Sembrerebbe di sì (la presenza di immigrati senza permesso è stimata in meno di mezzo milione dopo le sanatorie). Un ruolo positivo viene svolto dagli immigrati sul piano previdenziale, grazie alla loro più giovane età (in media 31,1 anni contro i 44,2 degli italiani).

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