La Nuova Sardegna

il Question time alla camera

Il ministro: «È possibile ridurre ancora gli esuberi»

di Marco Bittau
Il ministro: «È possibile ridurre ancora gli esuberi»

OLBIA. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, sempre e solo lui, ci mette ancora una volta la faccia: quella difficile mediazione, bruscamente interrotta dalla decisione di Meridiana di accelerare...

30 ottobre 2014
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OLBIA. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, sempre e solo lui, ci mette ancora una volta la faccia: quella difficile mediazione, bruscamente interrotta dalla decisione di Meridiana di accelerare il taglio di 1.634 dipendenti, è un boccone troppo amaro da inghiottire. Però il ministro non demorde e ieri pomeriggio, rispondendo al question time alla Camera, ha lanciato un chiaro messaggio alla compagnia e ai lavoratori lasciando intendere che la partita non è ancora chiusa. «È possibile ridurre il numero degli esuberi e utilizzare gli ammortizzatori sociali – ha riferito il rappresentante del Governo – in particolare, abbiamo chiesto che si utilizzi la procedura di mobilità incentivata volontaria e ribadito l’intenzione di utilizzare tutti gli strumenti possibili per ridurre l'impatto di questa situazione che si presenta molto difficile e molto grave per i lavoratori. Insistiamo perchè si utilizzino le basi e i risultati che erano stati raggiunti durante il negoziato per una discussione ulteriore».

A trascinare il ministro Poletti in aula è stato il deputato sardo Michele Piras (Sel). Il suo intervento nel question time è un duro atto di accusa nei confronti della compagnia aerea e dello stesso Governo dalla linea troppo morbida verso l’impresa privata. «La continuità territoriale – dice Piras – frutta a Meridiana tanti soldi e la cattiva gestione la pagano i lavoratori. Meridiana è un vettore privato che da anni beneficia di una massa enorme di risorse pubbliche in virtù del servizio pubblico che svolge per la continuità territoriale. Allora, il Governo e il presidente del Consiglio Renzi dovrebbero sbattere i pugni sul tavolo e far recedere la compagnia dai suoi propositi perchè non si può tollerare un esercizio così arrogante dell’attività di impresa. È chiaro infatti che la vicenda Meridiana non è un problema di mercato, che anzi cresce, ma di gestione dissennata del vettore aereo. Se Meridiana non ritira la procedura di mobilità il governo trovi il modo di farsi restituire i soldi che lo Stato versa per la continuità territoriale. Non è pensabile che con una mano Meridiana prenda i soldi dallo Stato e con l’altra licenzi i lavoratori».

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