La Nuova Sardegna

Fondazione: meno Banco, più Giganti

di Stefano Ambu
 Fondazione: meno Banco, più Giganti

La quota nell’istituto sassarese sarà ridotta. Anche Mont’e Prama tra i progetti “non profit”. Finanziamenti per 16 milioni

30 ottobre 2014
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CAGLIARI. Giganti di Mont'e Prama. E Cagliari capitale italiana (per l'Europa ormai c'è Matera) della cultura. Potrebbero essere due dei progetti su cui la Fondazione Banco di Sardegna punterà i suoi soldi nel 2015. Sul tavolo per l'anno prossimo ci sono sedici milioni, due in meno rispetto allo scorso anno. La vera novità è rappresentata dall’attivazione dei bandi annuali tematici che corrispondono ai settori di intervento individuati. A questi bandi sarà destinato il 60% delle risorse disponibili.

La partecipazione? Attraverso modulistica online. La valutazione delle iniziative terrà conto di sette parametri: affidabilità del proponente, cronoprogramma delle attività, cofinanziamento documentabile, ricadute sociali ed economiche, valenza territoriale attivazione di reti e partnership, potenzialità di sviluppo e di consolidamento. Il resto – ha spiegato il presidente della Fondazione Antonello Cabras illustrando i piani del prossimo anno e del triennio 2015-2016 – riguarderà i progetti strategici e propri. Cioè iniziative dirette della Fondazione o collaborazioni con soggetti importanti per la vita sociale, economica e culturale dell'isola. In questa fetta di torta dovrebbe rientrare appunto la sfida bis di Cagliari al fianco del Comune.

Novità in vista sugli asset. Ad annunciarle è stato lo stesso Cabras nel corso della illustrazione dei programmi. «Sta per uscire dal ministero dell'Economia e Finanze - ha spiegato il numero uno della Fondazione - dopo una concertazione con l'associazione delle fondazioni, un codice di comportamento che impegna le fondazioni a non avere in un singolo asset un patrimonio superiore al 30% e appena questo codice diventa ufficiale, noi dovremmo modificare la nostra presenza nel Banco. E non potremo avere una soglia di investimenti non immediatamente liquidabili superiore al 50%. Il combinato disposto di queste due indicazioni – ha ribadito il presidente – ci porterà a rivedere alcune questioni, ma non vuol dire che dalla mattina alla sera usciremo dal Banco di Sardegna». Nuovi scenari e nuovi asset che presto potrebbero diventare realtà.

Oltre che per Cagliari capitale della cultura, dovrebbero esserci spazi (e soldi) per i Giganti. Nel 2014 l'ente ha contribuito a 882 progetti e iniziative in campo sociale, culturale e artistico per un importo complessivo di 18 milioni di euro. Nel 2013, quando lo stanziamento era di poco superiore ai 15 milioni, sono state accolte 907 domande su 1.648 richieste, mentre nel 2012, con un budget di 13,5 milioni, le richieste erano state 1.901 e sono state 904 quelle finanziate. Infine nel 2011, con uno stanziamento di quasi 13,5 milioni, i progetti ammessi al contributo sono stati 792.

«Quest'anno per la prima volta non finanzieremo le proposte in modo indistinto – ha spiegato Cabras – ma per settori e tipologie di progetti. Una decisione assunta dopo che negli anni è aumentato in modo eccessivo il numero delle richieste: nel 2013 sono pervenute oltre 2.200 domande». I settori ammessi al finanziamento sono Arte, attività e beni culturali al quale andrà il 33,33% delle risorse; Ricerca scientifica e tecnologica (25,64%); Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa (16,67%); Volontariato, filantropia e beneficenza (16,67%); Sviluppo locale e edilizia popolare locale (7,69%). I primi tre sono settori rilevanti ai quali viene riservata particolare attenzione in una logica di compensazione rispetto alla minore attenzione riservata da altri enti.

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