La Nuova Sardegna

Crisponi: tassa di soggiorno nel ticket aereo

Crisponi: tassa di soggiorno nel ticket aereo

La proposta del consigliere che presto presenterà una legge: è la soluzione più democratica

29 ottobre 2014
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CAGLIARI. Nessuna paura di rompere il tabù. La tassa di soggiorno si deve pagare. L’ex assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi, ora nei banchi dell’opposizione in consiglio regionale, lancia la proposta. Ma a suo modo è coraggiosa e rivoluzionaria.

Il meccanismo. Il meccanismo è semplice. «Facciamo pagare a chi arriva in aereo e in nave nell’isola una Tassa di sbarco per l’ambiente di 4 euro – dice Crisponi –. I sardi sarebbero esentati». Ma Crisponi arriva a questa richiesta attraverso un ragionamento raffinato, che parte dai numeri. «In Sardegna ci sono 13 Comuni che applicano la tassa di soggiorno – dice –. Tutti in modo differente. Una babele assoluta che tra le altre cose pesa solo sugli alberghi. Ma da un calcolo che ho fatto nell’isola ci sono 800 hotel, su cui peserebbe il balzello, e oltre 8mila strutture ricettive non censite. Seconde case, stanze e altre strutture che contattano i clienti in modo diretto attraverso siti internet specializzati. Facile capire che chi è nella legalità si trova penalizzato due volte. Paga le tasse e si trova anche il balzello della tassa di soggiorno. Se il contributo fosse legato al biglietto aereo e a quello della nave si avrebbe un incasso sicuro e democratico. Si avrebbe anche una certezza nel gettito. Quest’anno ci sono stati 6 milioni di passeggeri negli scali dell’isola. Se si toglie il 10 per cento di sardi entrerebbero nelle casse 20 milioni di euro. I 4 euro a persona è un importo più democratico e accessibile rispetto ai 15-20 euro per persona a settimana richiesti in media nelle 13 località».

Il caos del fai da te. Crisponi ha anche fatto un calcolo preciso di come e dove si paga ora la tassa di soggiorno. «A Budoni per esempio si pagano 50 centesimi in bassa stagione in tutte le strutture e 1 euro a luglio e agosto – spiega –. A Maracalagonis il prelievo è di 2 euro per tutti, ma sono esclusi gli over 65. A Castiadas si pagano 1,50 euro nei 5 stelle e si escludono gli agriturismo, a Pula si va da 25 centesimi negli alberghi a 1 stella fino ai 2,50 per i 5 stelle. In compenso non paga chi assiste degenti ricoverati in ospedale. Elasticità anche a Muravera. Qui si applica in modo differente a seconda del periodo, ad agosto vengono richiesti 35 centesimi negli alberghi a 1 e 2 stelle, 70 centesimi in quelli a 3 stelle, 1,50 nei 4 stelle e pagano anche nei b&b: 35 centesimi per persona a notte. A Teulada sono esentati poliziotti e vigili del fuoco. A Villasimius pagano tutti. In particolare nei 4 e 5 stelle costa 2 euro per persona a notte. Ancora più fantasiose sono le modalità di riscossione adottate dalle amministrazioni. Alcuni chiedono tutto agli alberghi a fine stagione, altri ogni tre mesi, altri tutti i mesi. Un caos assoluto a cui è indispensabile mettere ordine».

La proposta. Secondo Crisponi è indispensabile fare una legge ad hoc che parta proprio dalle sue indicazioni. «A mio giudizio, sono maturi i tempi – afferma l’esponente dei Riformatori –. A breve presenterò una proposta di legge in Consiglio regionale. In questo modo si troverebbero risorse per un settore che vive una cronica carenza di risorse. Con questo sistema si eliminerebbe la discriminazione tra chi alloggia alla luce del sole e chi lo fa in nero. E si consentirebbe una successiva equa ripartizione fra tutti i comuni turistici secondo le statistiche ufficiali relative ai pernottamenti. Con un sistema più democratico e generatore di buone economie per tutti». (l.roj)

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