La Nuova Sardegna

Gli sprechi del G8, alla Corte dei conti arriva una denuncia

di Pier Giorgio Pinna
Gli sprechi del G8, alla Corte dei conti arriva una denuncia

La Maddalena, il consigliere comunale Zanchetta si rivolge ai giudici contabili: nel vortice di soldi pubblici bisogna valutare il danno subìto da Regione e comunità locali

26 ottobre 2014
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LA MADDALENA. In un'epoca di sprechi dove l'arcipelago è diventato il simbolo di una ricostruzione turistica mancata, quanti sono stati i miliardi di danni all'Erario provocati dalla Cricca del G8 e dall'inutilizzo di decine di beni ex militari sdemanializzati solo sulla carta? Lo chiede in una formale denuncia alla procura della Corte dei conti il consigliere d'opposizione al Comune della Maddalena Pierfranco Zanchetta, dell'Upc, al tempo delle prime bonifiche nell'arsenale di Moneta assessore provinciale all'Ambiente per il Pd della Gallura.

Nessun ente o istituzione dell'isola, a cominciare dalla Regione, è stata chiamata in causa nel lodo arbitrale tra la Mita Resort e lo Stato. Decisione con la quale i giuristi incaricati di risolvere la controversia hanno condannato la presidenza del Consiglio dei ministri a pagare 36 milioni alla società del gruppo Marcegaglia. La Regione dispone di un immenso patrimonio immobiliare nel territorio della Maddalena, spiega Zanchetta. Ptrimonio costituito da aree militari e fortificazioni dismesse. «Sono beni trasferiti – continua il consigliere – in virtù dell'articolo 14 dello Statuto e che erano nella disponibilità della Difesa. La stessa norma con la quale si è determinata l'acquisizione alla Regione dell'ex arsenale e dell'ospedale militare, incluse le grandi opere di ristrutturazione realizzate per il G8 costate 500 milioni».

Nel documento, inoltrato alla Corte dei conti attraverso il segretario comunale della Maddalena, Zanchetta definisce quest’insieme di beni e siti «un autentico tesoro, quantificabile in alcuni miliardi di euro». «Con potenzialità immense per lo sviluppo del territorio – aggiunge – Ma immobilizzato mentre imperversano saccheggi e devastazioni». «Questi siti potrebbero diventare un polo nautico e formativo di eccellenza», commenta ora Zanchetta. Ricordando come il porto arsenale garantisca accoglienza di prim'ordine, spazi espositivi, centinaia di ormeggi, servizi di manutenzione e riparazione delle barche. Certo, prima, sarà indispensabile completare il risanamento nei 12 ettari a mare davanti al centro conferenze progettato dall'archistar Stefano Boeri. «Ma proprio in questo quadro d’incuria, si consuma oggi la tragedia della Maddalena», osserva in definitiva l'esponente dell'Upc nella denuncia con la quale sollecita l'intervento della Corte dei conti di Cagliari. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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