La Nuova Sardegna

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Guerra del Policlinico, i pm: «Santa Cruz è colpevole»

CAGLIARI. La condanna a tre anni di reclusione è stata chiesta dai pm Gaetano Porcu e Daniele Caria per il direttore del servizio di anatomia patologica del Policlinico universitario Giuseppe Santa...

23 ottobre 2014
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CAGLIARI. La condanna a tre anni di reclusione è stata chiesta dai pm Gaetano Porcu e Daniele Caria per il direttore del servizio di anatomia patologica del Policlinico universitario Giuseppe Santa Cruz, colpevole per l’accusa di rifiuto d’atti d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, violazione di domicilio e di concorso in usurpazione di funzione pubblica per una vicenda che risale al 2007, ricordata a Cagliari come la guerra del Policlinico. I pm hanno sollecitato la condanna a sei mesi di reclusione anche per i medici Antioco Angelo Casula, Davide Matta e Stefano Angius responsabili di violazione di domicilio e di Rosa Santa Cruz, la figlia del primario, per usurpazione di ruolo pubblico. Nella guerra del Policlinico, che ebbe vasta eco sui mezzi d’informazione, rimase stritolato il reparto di anatomia patologica, che per anni non riuscì a entrare in funzione, secondo l’accusa per la scelta di Santa Cruz di creare sempre nuovi ostacoli all’attivazione del servizio.

I fatti risalgono al periodo tra il 2002 e il 2005 quando il primario Santa Cruz , in qualità di direttore del reparto di anatomia patologica, si sarebbe rifiutato di eseguire degli esami istologici costringendo la struttura a rivolgersi ad un altro presidio ospedaliero. Un comportamento che per l’accusa venne poi ripetuto in altre occasioni.

Con lui alla sbarra c’è anche la figlia che, stando alle indagini, avrebbe ricevuto dal padre l’incarico di responsabile del laboratorio di biologia, che non gli spettava. Nel processo sono finiti anche i medici Davide Matta e Stefano Angius e il tecnico Antioco Angelo Casula, imputati di violazione di domicilio per essersi introdotti con una telecamera in un laboratorio, effettuando delle riprese non autorizzate. Il dibattimento è andato avanti molto a rilento a causa dello stato di salute del principale imputato, che attraverso i difensori Raffaello Spano e Francesco Onnis ha chiesto e ottenuto numerosi rinvii. Ora è entrato nella fase conclusiva: il prossimo 25 novembre parleranno i difensori, dopo di che il tribunale presieduto da Mauro Grandesso - a latere Connas e Anedda - si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza.

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