La Nuova Sardegna

Renzi preso a cannonate

L’accusa dell’assessore Maninchedda: «Lo Stato è in debito»

22 ottobre 2014
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CAGLIARI. La Legge di stabilità del governo Renzi continua a essere presa d’assalto. Se gli attacchi del centrodestra sono scontati, ad esempio con Ugo Cappellacci (Forza Italia) che denuncia «il taglio beffa dell’Irpef», a sorprendere sono quelli tutt’altro che diplomatici in arrivo dalla maggioranza di centrosinistra. A sparare ad alzo zero contro il presidente del Consiglio è l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda. Sul blog «Sardegna e Libertà», il fondatore del Partito dei sardi – che fa parte della coalizione – è o molto duro e a tratti sferzante. «Il Capo Renzi – scrive – ha messo su una Finanziaria da brivido: 15 miliardi a debito e 20 miliardi di tagli». Per far cosa?, si chiede «Nulla – è la risposta – perché non c’è un pelo di strategia per far riprendere le produzioni. E ovviamente quando non si hanno idee – prosegue Maninchedda – si deve far cassa , si prendono i soldi degli altri, cioè i nostri, quelli delle Regioni». Proprio dopo questo passaggio, c’è la presentazione del conto al Capo di Palazzo Chigi: «Il Governo prima di prendere ancora alla Sardegna, deve restituirci molto. Ci deve 1,2 miliardi di entrate. Ci deve ettari di territorio che usa per gettare bombe. Ci deve il furto con destrezza della Tirrenia». L’elenco continua: «Il Governo ci ha rubato prima le riserve erariali (230 milioni) e poi ce le ha rese ma non più libere», dovranno essere utilizzate solo per abbattere il debito pubblico della Sardegna, un miliardo e 600 milioni. Il tono della denuncia dell’assessore sale di tono frase dopo frase: «Il Governo ci ha costretto con soldi nostri a fare le strade statali. Oppure ha inquinato La Maddalena e non l’ha ancora bonificata e allo stesso tempo ha fatto ogni possibile sconto ambientale all’Eni senza mandarci neanche un fischio di consolazione». Come se non bastassero i tagli annunciati, sono intorno ai 97 milioni, Maninchedda fa sapere: «Il Governo vuole raschiare altro denaro dai Fondi di sviluppo e coesione: 100 milioni ce li ha già portati via con un blitz estivo, ora bisogna vigilare perché non tocchino neanche un euro». Decisa la conclusione: «Il Governo ci deve molto, ce lo dia a rate ma deve darcelo». Ma una domanda sorge spontanea: in Giunta sono tutti d’accordo con l’assessore sovranista, o altri credono ancora che basti avere un rapporto leale con lo Stato? (ua)

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