La Nuova Sardegna

Il minatore pensionato senza mai lavorare diventa un caso politico

di Mauro Lissia
Il minatore pensionato senza mai lavorare diventa un caso politico

Dopo l'intervista di Carlo Cani alla Nuova l'assessore all'Industria chiede chiarimenti a Carbosulcis. La vicenda attira l'attenzione di testate giornalistiche e talk show,  Bruno Vespa propone a Charlie Dogs un faccia a faccia esclusivo

22 ottobre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Da caso mediatico quello di Carlo Cani, il minatore Carbosulcis andato in pensione senza quasi mai aver lavorato, diventa un caso dalle venature politiche: l’assessore regionale all’industria Maria Grazia Piras ha annunciato con una nota che chiederà all’azienda di Nuraxi Figus di fare chiarezza sulla posizione dell’ex dipendente, la cui vicenda verrà segnalata anche alla Procura della Repubblica: «Sono sconcertata dalla notizia appresa dalla stampa di un dipendente ex Carbosulcis, il quale dichiara in una intervista di essere andato in pensione, dopo aver utilizzato qualsiasi espediente possibile per assentarsi dal lavoro - è scritto in una nota firmata dall’assessore - non solo, il dipendente spiega di aver usufruito dell'anticipazione della pensione utilizzando le agevolazioni che competono a chi abbia effettivamente lavorato nel sottosuolo».

L’intervento dell’amministrazione è tutt’altro che arbitrario, perché Carbosulcis è controllata al centro per cento dalla Regione, azionista unica dell’azienda mineraria. L’assessore «dà mandato agli amministratori della società perché procedano alla verifica del fascicolo dell'ex dipendente, il caso sia verificato con la massima urgenza e venga segnalato alla Magistratura per le azioni di competenza».

Che cosa possa accadere, a otto anni dal pensionamento di Carlo Cani, è tutto da stabilire. E’ certo che Cani si assentava dal lavoro in base a certificati medici regolari, mentre gli ultimi sedici anni della sua esperienza in Carbosulcis li ha vissuti prima da cassintegrato e poi da dipendente in mobilità. Le verifiche della Regione - ed eventualmente quelle della Procura, ma se ci fossero reati sarebbero ampiamente prescritti - serviranno comunque a chiarire ogni aspetto di questa vicenda che ha suscitato l’interesse di quasi tutti gli organi di informazione. Al punto che malgrado tutto Charlie Dogs è diventato una star. A 2 giorni dall’intervista rilasciata alla “Nuova Sardegna”in cui ha raccontato in una sorta di outing tardivo la propria carriera di malato cronico in Carbosulcis, Cani sembra essere l’uomo più richiesto d’Italia.

Per il centralino delle redazioni di Sassari e Cagliari della Nuova Sardegna è stata una giornata campale: giornalisti e autori di quasi tutti i talk-show, dei quotidiani italiani e stranieri cercano disperatamente il numero di cellulare di quest’uomo simpatico come pochi, che ha capitalizzato il suo mal di miniera per raggiungere la pensione senza avere quasi mai lavorato. Un traguardo, carte alla mano, lecito, perchè Cani “soffriva” il lavoro e di lavoro s’ammalava. Ma apparso fuori tempo e fuori luogo, in un Italia dove la disoccupazione dilaga e la pensione è già oggi un miraggio anche per chi un lavoro ce l’ha. Ora Carlo Cani deve solo decidere davanti a quale telecamera accomodarsi: il potentissimo Bruno Vespa gli ha proposto un faccia a faccia all’interno di “Porta a porta”, uno spazio che di norma si riserva ai leader politici sulla cresta dell’onda.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative