La Nuova Sardegna

San Raffaele, si “chiude” giovedì

San Raffaele, si “chiude” giovedì

Incontro a Palazzo Chigi tra il ceo della Qf e il sottosegretario Del Rio

21 ottobre 2014
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OLBIA. Tutto in poche ore. Il futuro del San Raffaele si deciderà intorno a un tavolo giovedì a Roma. L’incontro è stato fissato a Palazzo Chigi alle 10. Un vertice ai massimi livelli. Ci saranno il sottosegretario della Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio e il Ceo della Qatar Foundation Endowment (Qfe), Rashid Al Naimi.

Al centro ancora il futuro del San Raffaele. La cordata guidata da Qf ha posto giovedì come termine ultimo per l’accordo. O arriva il via libera definitivo o il braccio operativo del governo del Qatar investirà altrove.

Il Governo dovrà confermare la disponibilità della struttura alle porte della città. In caso contrario gli investitori qatarini abbandoneranno i progetti in Italia.

L’ultimatum è stato annunciato con una lettera indirizzata a Del Rio e, per conoscenza, al governatore Francesco Pigliaru. E il manager che guida la fondazione, Lucio Rispo, ha spiegato nei dettagli quali sono gli ultimi ostacoli all’apertura del super ospedale.

L’edificio bianco alle porte di Olbia è ora nelle mani della cordata guidata dalla Qf. L’accordo con le banche e i commissari è arrivato alla fine della settimana. L’offerta da 30 milioni di euro fatta dalla cordata è stata accettata. Ma c’è un altro nodo che sembra di difficile soluzione. Ci sono 60 ettari intorno alla struttura che sono indispensabili per poter completare il centro alle porte di Olbia. Ma i terreni sono nelle mani dei commissari liquidatori. La Qf ha offerto 3,6milioni di euro per fare sue quelle aree, più altri 700mila euro per acquistare ruderi e materiali abbandonati su quei terreni.

Ma i commissari che gestiscono i beni della società Monte Tabor per ora non sono sembrati convinti dell’offerta. Tanto che Rispo non ha nascosto il proprio pessimismo. «Sono convinto che non si arriverà all’accordo entro il 23 – aveva spiegato –. E noi nostro malgrado saremo costretti ad andare altrove».

Il nodo sarebbe legato al prezzo ritenuto non sufficiente per i 60 ettari. Per i commissari valgono molto di più. Un nodo che si dovrebbe risolvere in queste ore. E forse il vertice a Palazzo Chigi riuscirà a superare l’ultimo ostacolo. Intanto si mobilita anche la politica regionale. Il consigliere di Forza Italia Pietro Pittalis ha presentato una interrogazione che in cui chiede che la Regione porti avanti con tutti i mezzi possibili la chiusura della controversia sul San Raffaele. La preoccupazione è che svanisca l’accordo sul filo di lana.

Le diplomazie sono a lavoro, ora si attende di capire cosa accadrà nelle prossime ore. Ore decisive che dovranno appianare ogni ostacolo per l’incontro di giovedì a Roma in cui si dovrebbe finalmente chiudere la telenovela infinita sull’ospedale.

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