La Nuova Sardegna

La storia del rapporto tra sapere e società

di Eugenia Tognotti
La storia del rapporto tra sapere e società

Ricerca e nuove dinamiche sociali nel libro di Franco Feo

19 ottobre 2014
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Ricco di erudizione e di dottrina e, tuttavia, di facile lettura anche per i non addetti ai lavori, il libro “Le origini e il destino dell'uomo, le risposte della scienza” (Edizioni Aracne, 444 pagine, 24 euro), scritto da Franco Feo, per diversi decenni docente di Patologia sperimentale a Sassari, studioso di Storia della scienza, s'impone per profondità d'analisi e chiarezza espositiva. Il saggio ricostruisce il percorso che dalle prime espressioni della cultura – presenti in tutta la storia evolutiva degli esseri umani dagli australopitechi all' Homo erectus e Homo habilis alle ultime fasi di Homo sapiens – ha portato alla scoperta del "metodo scientifico", presupposto indispensabile allo sviluppo della scienza moderna. Sullo sfondo la rivoluzione scientifica, un momento fondante del mondo moderno. Le concezioni e il metodo, definito quattro secoli fa, hanno rappresentato la premessa di qualsiasi formalizzazione matematica alla base della scienza moderna, ma anche della negazione di ogni visione organicista o magica propria di una visione pre-scientifica.

Di grande interesse l'excursus dell'autore sulle risposte fornite dalla scienza , nel corso dei secoli, per arrivare alla comprensione delle leggi della natura e al mistero dell'origine e del destino dell'uomo che approfondisce le tre maggiori acquisizioni scientifiche del Novecento: la teoria della relatività, che ha rivoluzionato il mondo della fisica; la fisica del nucleo; i progressi della genetica che ha conosciuto uno straordinario avanzamento conoscitivo, grazie alla ricerca sulle basi funzionali dei processi biologici, normali e patologici nella seconda metà del Novecento. La biologia e la medicina sono state attraversate da trasformazioni radicali , sia nei contenuti concettuali che nelle metodologie di ricerca, come risultato della definizione dei meccanismi genetico-molecolari e biochimici che governano la fisiologia degli organismi viventi. Iniziata con la scoperta della struttura a doppia elica del Dna, ottenuta nel 1953 da James D. Watson e Francis H.C. Crick, la comprensione delle dinamiche genetico-molecolari della vita è stata perfezionata con la decifrazione del codice genetico, completata a metà degli anni '60, e con la scoperta della regolazione dell’espressione genica. L'invenzione della tecnologia del Dna ricombinante e del clonaggio genico nel 1972 e nel 1973 e quella di due metodi per sequenziare il Dna nel 1977 hanno consentito di mappare e clonare migliaia di geni e di ricomporre la sequenza di interi genomi: nel 2003 è stato ultimato il sequenziamento umano, prima della data prevista al momento del varo del progetto ufficiale. Nel contempo, è andato avanti lo studio degli svariati meccanismi che controllano l'espressione dei geni o che sono alla base delle funzioni biologiche più complesse.

Dopo aver attraversato i campi della biologia evolutiva, della geologia, della fisica nucleare, della cosmologia, della paleontologia, il lettore può affrontare l'ampia e documentata rassegna dello stato dell'arte delle conoscenze su alcuni temi cruciali per l'umanità quali l'origine della vita, della terra, dell'universo, e l'affascinante dibattito fra creazionismo ed evoluzionismo, o dibattito sulle origini con le dispute contrastanti sostenute, da una parte, dalla comunità scientifica dall'altra dalla chiesa cattolica.

La storia insegna che gli scienziati hanno sempre dovuto affrontare confronti e divergenze con esponenti della politica, della cultura o della religione. Ma quali sono oggi i rapporti tra scienza e società, tra scienza e potere, tra scienza e religione? A questa problematica è dedicato l'ultimo capitolo del libro e Franco Feo non si sottrae certo al confronto con temi di bruciante attualità come, tra gli altri, la ricerca sull’ogm e il problema della ricerca sugli embrioni. Richiamando anche le difficoltà, le incomprensioni, e molto spesso le strumentalizzazioni che rendono talora complessi i rapporti tra la scienza e il mondo politico e sociale.

Molti i meriti di questo libro, tra cui quello di offrire le coordinate culturali per districarsi in un mondo sempre più condizionato dalla ricerca scientifica e dalle sue applicazioni tecnologiche. Guardando a questa realtà, e alle tante questioni etiche e bioetiche in campo, Franco Feo, senza arroccarsi nella cittadella della scienza, indica la strada della libertà della ricerca, ma attraverso un confronto aperto ai valori etici e capace di portare ad un'assunzione collettiva di responsabilità.

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