La Nuova Sardegna

porto torres, il polo chimico

La Provincia all’Eni «Subito un vertice sullo sviluppo»

SASSARI. La preoccupazione per il futuro del polo chimico di Porto Torres non è solo dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Anche il presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici...

19 ottobre 2014
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SASSARI. La preoccupazione per il futuro del polo chimico di Porto Torres non è solo dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Anche il presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici si rivolge ancora alle società del gruppo Eni e ribadisce la necessità di un incontro urgente per discutere delle prospettive di sviluppo dei progetti legati a Porto Torres. «Le società del gruppo Eni ci ascoltino e convochino con urgenza un vertice per discutere col territorio il programma di sviluppo complessivo legato a Porto Torres» ha detto Alessandra Giudici che già alla fine di settembre aveva inviato una lettera ai vertici delle società contrallate dall’Eni. E dieci giorni fa, sempre Alessandra Giudici, aveva diffuso un appello pubblico con il quale si era rivolta alle società del gruppo Eni.

Ora Alessandra Giudici si rivolge ancora alle aziende della galassia Eni. «Alcune notizie legate all’imminente interruzione dei cantieri di Matrìca hanno provocato un clima di tensione sociale al quale bisogna dare risposte certe che possono arrivare solo dalle aziende, alle quali spetta il compito di spiegare come procede il progetto di riconversione del polo industriale e quali sono le prospettive di breve, medio e lungo termine», è stata la precisa richiesta della presidente della Provincia di Sassari. Una richiesta alla quale si associa l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Denegri che auspica anche la presenza di Syndial «perché, come già ho anticipato ai vertici dell’azienda nell’ultimo incontro avuto, c’è la necessità di elaborare un processo di condivisione pubblica della scelta fatta per l’individuazione del gruppo che dovrà realizzare le bonifiche».

Solo due settimane fa è stato presentato il progetto di bonifica dei suoli affidato a un gruppo di aziende la cui capofila è la Astaldi, uno dei principali general contractor italiani e tra i primi 100 a livello mondiale nel settore delle costruzioni. «Questa scelta è in controtendenza rispetto alle indicazioni e dei pareri unanimi del consiglio provinciale e del consiglio comunale di Porto Torres – spiega Denegri – perciò riteniamo, senza alcuna preclusione o polemica, che Syndial debba spiegare ai rappresentanti del territorio quali saranno i vantaggi che il nord ovest Sardegna potrà trarre dalla decisione, assolutamente legittima, di Syndial».

«L’oggetto centrale delle nostre attenzioni, per cui l’incontro si fa straordinariamente urgente – è la conclusione di Alessandra Giudici – è legato all’obiettivo di garantire la continuità occupazionale delle maestranze coinvolte nelle attività dirette e dell’indotto nell’area di crisi». (p.s.)

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