La Nuova Sardegna

Crisi Meridiana, c’è anche un “piano C”: salvataggio per altri 100 esuberi

di Guido Piga
Crisi Meridiana, c’è anche un “piano C”: salvataggio per altri 100 esuberi

L’aggiunta ai 278 posti già recuperati riguarderebbe Olbia e Cagliari. I sindacati non cedono: «Inaccettabili i licenziamenti»

19 ottobre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Al “piano B” illustrato avant’ieri - 1356 licenziamenti invece di 1634, 278 dipendenti salvati -, Meridiana potrebbe sostituire martedì prossimo all’incontro decisivo a Roma con i sindacati - presenti anche i ministri Poletti e Lupi, così hanno assicurato ieri fonti governative - il “piano C”. Ovvero altri “tagli ai tagli” del personale.

Un altro centinaio di lavoratori, se ci saranno le condizioni, anche politiche, potrebbe essere salvato. E la maggior parte di questi, come già per il “piano B”, potrebbero essere in Sardegna, con una base (Olbia) un po’ più “forte” e un’altra (Cagliari) recuperata.

È un’ipotesi che potrebbe accontentare il Governo e la Regione? Chissà. «Ribadiamo a Meridiana l’esigenza di continuare a ridurre gli esuberi» ha detto l’esecutivo di Renzi dopo l’incontro di venerdì.

«Passi in avanti, ma non basta» ha spiegato la giunta di Pigliaru. Quell’idea, è sicuro, troverà il no fermo dei sindacati. Molto dipenderà dall’assemblea di domani, a Olbia, e dalle altre nelle sedi di Verona e Milano.

Sarà unitaria, intanto? Non si sa. Nell’ultima, la Uil non era stata invitata e l’Apm (associazione dei piloti) non aveva partecipato. E poi: la proposta da votare sarà quella, già imposta dalle rsa ai propri vertici nazionali, di “nessun licenziamento”? In questo caso, la risposta è più facile: sarà così. Perché i sindacati pretendono dall’ad Roberto Scaramella proprio questo: nessun licenziamento, altri due anni di cassa per avviare un piano di rilancio vero, l’unificazione con Air Italy, la lista unica del personale. In cambio, hanno detto di essere pronti a ridursi (ancora) lo stipendio.

Dunque martedì, in un incontro fissato alle 17 e che potrebbe finire a tarda notte, ci sarà il muro contro muro. Al Governo e alle Regioni (oltre alla Sardegna, ci sono la Lombardia e il Veneto) l’impresa di trovare la sintesi. E questa, per Meridiana, mai apparsa così determinata, sembra possibile solo sul “piano C”, che partirebbe nella seconda parte del 2015. Per inquadrare le aperture - «irricevibili e provocatorie» per i sindacati, tutti, nessuno escluso - bisogna fare la fotografia attuale dell’azienda.

Oggi Meridiana, intesa come compagnia aerea e hangar, ha 2101 dipendenti, di cui 1236 in Sardegna (pari al 58%). Nell’Isola, ha 10 aerei. Il primo piano prevede 1634 esuberi, di cui 813 in Sardegna (pari al 49% dei licenziamenti totali). Olbia accusa le perdite maggiori: via 51 piloti su 67, 190 assistenti di volo su 222, 238 amministrativi su 407, 156 tecnici dell’hangar su 359. Un organico che passa da 696 dipendenti a 479, con una riduzione del 70%. E due soli aerei in servizio. Cagliari, peggio ancora: 100% di licenziamenti. Il piano taglia 39 piloti, 139 assistenti di volo, 3 del terra. E ovviamente non lascia alcun aereo.

Venerdì scorso Scaramella, con il “piano B”, ha detto di voler recuperare due aerei (uno a Olbia, che passerebbe quindi da 2 a 3, e un altro a Cagliari); di conseguenza rientrerebbero in servizio 48 dipendenti, divisi tra 16 piloti e 32 assistenti di volo. Olbia avrebbe così un po’ più di personale navigante e, per effetto di questo, anche più dipendenti al call center. Quel settore è cancellato dal primo piano: via 83 lavoratori su 99. Il “piano b” invece salverebbero 25 dipendenti, e i licenziamenti scenderebbero da 83 a 58. Un altro settore meno colpito sarebbe quello delle manutenzioni: oggi sono in esubero 156 su 359.

I licenziamenti scenderebbero a 141. Tutto questo per la Sardegna, a una condizione . Che Meridiana mantenga l’esclusiva sulla continuità territoriale 2. Sono sei rotte in tutto: 4 da Cagliari per Napoli, Torino, Verona, Bologna; 2 da Olbia per Verona e Torino. La concessione scade il 27 ottobre e, anche se c’è una prima censura dell’Ue, potrebbe essere prorogata. A questa apertura, che in totale salva 278 dipendenti, si aggiungerebbe quella di un altro centinaio di lavoratori recuperati. Su queste basi, l’accordo, a Roma, sembra lontanissimo, per non dire impossibile. E se non ci sarà, Meridiana, l’ha già detto, avvierà i licenziamenti della prima versione. Allora, per ridurli, se la dovranno vedere da soli azienda e sindacati. Una battaglia durissima.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Video

Raggiunto l'accordo per la Giunta, Alessandra Todde: «I nomi degli assessori subito dopo Pasqua»

Le nostre iniziative