La Nuova Sardegna

Manovra, via libera del Consiglio

Martedì il voto. La minoranza: stop alla maratona. Emendamenti, 84mila fotocopie

18 ottobre 2014
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CAGLIARI. La manovra di fine anno è cosa fatta. Con largo anticipo sulle previsioni, il Consiglio regionale ha approvato i tre articoli delle correzioni dell’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, sull’ultima Finanziaria del centrodestra: 216 milioni spostati da un capitolo all’altro di spesa su 6 miliardi e qualcosa. Il passare delle ore ha convinto l’opposizione a rinunciare alla maratona degli emendamenti (oltre 84mila le fotocopie sfornate in questi giorni dagli uffici di via Roma) e il centrosinistra ha tirato un sospiro di sollievo. Martedì ci sarà il voto finale dall’esito scontato: la manovra sarà approvata seppure in un clima difficile dopo le notizie arrivate da Roma sul taglio dei trasferimenti.

Gli emendamenti. Uno è stato accolto dalla maggioranza anche se presentato dall’opposizione (Fdi e Riformatori) con un milione destinato a mettere al sicuro i cassintregrati che lavorano nei Comuni. Poi sono stati recuperati 200mila euro per la bonifica della discarica di Bono, un milione andrà a favore dell’Istituto entnografico di Nuoro, ma a condizione che non sia possibile finanziarlo con fondi europei. Trecento mila euro, divisi a metà, per l’istituto studi religiosi della diocesi di Tempio e il seminario di Cagliari. Recuperati anche 50mila euro per sostenere l’editoria, mentre va precisato che il finanziamento a favore del Consorzio fidi dell’artiginato (salutato con soddisfazione dalla categoria) è stato prelevato dal progetto Iscol@ - da cui è stato preleavto anche quello per la diocesi di Tempio – e dal capitolo di spesa per le scuole private per l’infanzia. Fra gli altri recuperi, i 100mila euro per il museo Nivola, mentre sono state bocciate le richieste della minoranza di sostenere i viaggi Erasmus e sospesa quella del Psd’Az a favore dei circoli degli emigrati dopo che l’assessore Paci aveva fatto sapere: «Ci sono ancora soldi non spesi e dobbiamo spenderli». È saltato anche l’emendamento per costituire una commissione pro Zona franca.

La denuncia. Il consigliere regionale Mario Floris (Uds) ha denunciato l’aumento delle spese per il funzionamento della Giunta (+500mila) e di quella destinata alla rappresentanza (+600mila). Gli ha risposto l’assessore al Bilancio, Paci: «I fondi destinati all’Ufficio di presidenza della Giunta li abbiamo azzerati, perché non è più il momento degli sprechi». La replica di Floris è stata questa: «Siete troppo deboli con lo Stato nel pretendere quello ci spetta come entrate». (ua)

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