La Nuova Sardegna

Ventimila navi con carichi a rischio

Un dato che fa impressione: nel periodo 2000-2009, si è registrato nelle Bocche il transito di 35.188 navi, di cui il 10% francesi, il 26% italiane e ben il 64% degli altri Stati (che non rientrano...

17 ottobre 2014
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Un dato che fa impressione: nel periodo 2000-2009, si è registrato nelle Bocche il transito di 35.188 navi, di cui il 10% francesi, il 26% italiane e ben il 64% degli altri Stati (che non rientrano quindi negli accordi Italia-Francia), il 63% delle quali considerate ad alto rischio. I consiglieri regionali Arbau, Perra, Azara e Ledda ricostruiscono la storia degli accordi sulla sicurezza dello stretto: nel 1993 una risoluzione Imo chiede alle navi che trasportano sostanze pericolose di evitare la rotta, quindi le autorità marittime francesi e italiane vietano il transito alle proprie navi con carichi a rischio, ma le altre possono transitare con qualsiasi merce. Nel 2011 Italia e Francia sottopongono al Mepc (comitato di protezione dell'ambiente marino) la proposta di istituire le Bocche di Bonifacio come Pssa (zona di mare particolarmente sensibile); il comitato accetta e stabilisce di implementare un sistema di "pilotaggio raccomandato", a sostegno delle navi che trasportano merci pericolose. ll Comitato di sicurezza marittima dispone che la misura diventi effettiva dal 1° luglio 2014; da quella data le stazioni dei piloti di Olbia e Porto Torres sono autorizzate a pilotare nello stretto. Ma hanno bisogno di adeguato supporto per svolgere al meglio quest’opera preziosa. (apal)

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